Meglio spegnere i riflettori su Asia Argento eroina del provincialismo politicamente corretto

Mercoledì 22 Agosto 2018
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Egregio direttore,
le odierne cronache ci raccontano di un'attrice italiana in prima fila nel denunciare il maschilismo nel mondo del cinema, scandalizzata dalle molestie sessuali subite da lei e colleghe da un noto produttore cinematografico, come ciò non fosse arcinoto da sempre e come le stesse aspiranti attrici non anelassero invece proprio ad essere il bersaglio delle attenzioni di questi potenti boss per far carriera! La stessa poi si scopre aver molestato sessualmente un 17enne e di averne comprato la quiescenza con 380.000 dollari! I nostri padri ci raccontavano che a quell'età adolescenziale, quando il costume nazionale non era certo libero come ora, ai ragazzi meritevoli o come regalo veniva proprio donata una scappatella in una casa di tolleranza! Ed invece il ragazzotto della nostra storia, invece di essere lusingato di tale vecchia esperienza con una donna molto più matura di lui, dichiara di essere rimasto stordito da tanta violenza, tanto che ancor ora ne risente con riflessi negativi sulla sua professione di cantante ed attore!


Roberto Bianchini
Treviso


Caro lettore,
credo che su Asia Argento sarebbe il caso di stendere un pietoso velo. Siamo di fronte a una ragazza vittima della propria fama, in gran parte derivata dal cognome che porta. La verità su cosa sia davvero successo tra lei e il giovane attore che l'aveva accusata di molestie non la sapremo mai. Ma solo il nostro provincialismo politicamente corretto poteva trasformare Asia Argento in un'eroina del nostro tempo. Forse sarebbe meglio spegnere i riflettori sulla sua vita. Le farebbe solo bene.
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