Usa, un miracolo di nome Jaxon: festeggia il secondo compleanno il bimbo nato senza parte della testa

Domenica 28 Agosto 2016 di Federica Macagnone
Usa, un miracolo di nome Jaxon: festeggia il secondo compleanno il bimbo nato senza parte della testa
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Brandon e Brittany continuano a guardare il loro bambino e pensano che ogni piccolo gesto che Jaxon Emmett Buell riesce a compiere è un regalo della vita. Perché, secondo quanto avevano prospettato loro i medici, quel bimbo così fragile non sarebbe potuto sopravvivere. Un destino segnato di cui Jaxon oggi si beffa, nonostante le difficoltà, festeggiando il suo secondo compleanno. Non sarebbe mai dovuta esistere nemmeno una sola candelina su quella torta. Eppure lui ce l'ha fatta e, grazie all'amore di mamma e papà, afferma ogni giorno che lui c'è, esiste, lotta, cade e si rialza, nonostante la micro idrocefalia, nonostante le statistiche.

Il calvario di Brandon, 31 anni, Brittany, 28, di Tavares, in Florida, iniziò alla 17esima settimana di gravidanza, quando la felicità di aver saputo dell'arrivo di un maschietto si è spenta sotto il peso della notizia che nessun genitore in attesa vorrebbe mai sentire: il bimbo aveva un problema. Grave, a detta dei dottori fatale. Le settimane successive furono colme d'angoscia fino a quando la diagnosi mise in ginocchio i due genitori: Jaxon era affetto da una anencefalia, una malformazione congenita grave che priva il nascituro, totalmente o parzialmente, della volta cranica e dell'encefalo.

I dottori furono chiari fin dall'inizio: le speranze erano inesistenti e presentarono ai genitori la possibilità di interrompere la gravidanza alla 23esima settimana. Ma i due, che sono contro l'aborto, si rifiutarono categoricamente. La gravidanza andò avanti e il 27 agosto 2014 Jaxon venne al mondo con i suoi quattro chili e tra le lacrime di mamma e papà che sapevano che quella fragile vita poteva spegnersi in qualsiasi momento. Le prime tre settimane il bimbo le trascorse nel reparto di terapia intensiva al Winnie Palmer Hospital. Dopo due mesi di paure e crisi multiple fu trasportato all'ospedale dei bambini di Boston, specializzato in neurologia pediatrica. E se i loro passi incerti erano colmi di paura al loro ingresso, da quella struttura uscirono con una speranza nel cuore e una nuova diagnosi: Jaxon era affetto da una micro idrocefalia e, con una serie di cure che alleviano il dolore, poteva vivere un’esistenza migliore. «Cerco di rimanere positiva per il 99 per cento del tempo – dice Brittany – poi c'è l'1% che sa che domani potremmo svegliarci e che Jaxon potrebbe non aver passato la notte. So che ogni giorno potrebbe essere l'ultimo per mio figlio».

Ma Jaxon, nonostante l'età, è un guerriero. Non si è fermato davanti alla sua prima candelina e ha trovato fiato e forze per spegnere anche la seconda. «Due anni fa, Jaxon Emmett Buell è nato e la nostra vita è cambiata per sempre – hanno scritto i genitori su Facebook - Anche se molti ci hanno detto che non avremmo mai visto questo giorno, oggi si celebra il secondo compleanno di Jaxon! Grazie a tutti coloro che hanno seguito i suoi progressi e la sua storia lungo questo cammino. Noi continuiamo a sperare e a pregare perché molte altre pietre miliari possano essere poste da Jaxon in futuro. E oggi si festeggia!».

Ma Brandon e Brittany sanno bene che da domani sarà una nuova lotta, un nuovo ostacolo da oltrepassare, un nuovo obiettivo da raggiungere. «Ha ancora crisi epilettiche più volte al giorno, è sottopeso, ma siamo sicuri che crescerà – ha detto il papà – Lui è un miracolo, ma senza l'amore e la pazienza di mia moglie nulla di tutto questo sarebbe stato possibile». 

Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 19:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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