Sembra quasi la doppia elica del Dna l’edificio progettato a Taiwan, in Cina, dallo studio belga Vincent Callebaut Architectures e che sta per essere ultimato a Taipei.
Nella costruzione, iniziata nel 2013, due appartamenti de luxe per piano, che verranno venduti a circa 30 milioni di dollari l'uno: una cifra tra le più alte per le abitazioni nell'area dell'Asia-Pacifico.
Ultimo aggiornamento: 11 Agosto, 19:11
© RIPRODUZIONE RISERVATA La struttura a doppia elica che gira di 90 gradi attorno a un punto di base fisso trasfigura la classica forma della torre e appare nel centro urbano come una montagna contorta e verde. Il "twisted building", è pensato per permettere a tutti gli appartamenti di essere esposti al sole su ogni livello: oltre 25mila piante lo hanno fatto ribattezzare "foresta nell'aria" con un'evidente relazione dell’opera con il Bosco verticale di Stefano Boeri a Milano. La filosofia è la stessa e sembra essere una chiave di lettura ecosostenibile per tutte i grattacieli futuri, a patto che le residenze all’interno non siano destinate esclusivamente ad ambienti di lusso. La facciata, il tetto e i balconi della torre contengono 23mila alberi e arbusti, progettati per assorbire 130 tonnellate di anidride carbonica all’anno, ovvero l’equivalente di emissione di circa 27 automobili.
Nella costruzione, iniziata nel 2013, due appartamenti de luxe per piano, che verranno venduti a circa 30 milioni di dollari l'uno: una cifra tra le più alte per le abitazioni nell'area dell'Asia-Pacifico.