Va in pensione a 36 anni: «Non volevo lavorare per sempre, avere successo non vuol dire una vita in azienda a fare carriera»

Secondo Yaron, per raggiungere il proprio obiettivo è stato particolarmente importante sviluppare la giusta mentalità

Giovedì 21 Marzo 2024
Va in pensione a 36 anni: «Non volevo lavorare per sempre, avere successo non vuol dire una vita in azienda a fare carriera»

A 25 anni Yaron decide di ricercare la felicità anziché l'avanzamento di carriera e di non voler passare tutta la sua vita al lavoro.

Per raggiungere il suo obiettivo si è immediatamente messo in moto verso il primo step e ha cercato il modo migliore per ottenere l'indipendenza economica nel minor tempo possibile. 

Come riporta Business Insider, si è trattato sin dall'inizio di una questione di priorità e la sua era una vita in cui potesse essere libero dalle preoccupazioni e dallo stress derivanti da soldi e lavoro in modo da potersi dedicare a ciò che gli porta gioia, senza però dover soffrire, risparmiare e racimolare per anni. 

L'uomo, originario di Berlino, ha iniziato il suo progetto mentre era impegnato a ottenere un dottorato in matematica avanzata e computazionale. In particolare, durante uno stage a New York, è entrato in contatto con un consulente per gli investimenti di Wall Street che sarebbe presto diventato il suo mentore e che gli avrebbe indicato la giusta strada per raggiungere il suo sogno - e la pensione - a 36 anni. 


L'indipendenza economica

Il percorso di Yaron è iniziato con alcune letture. Il suo mentore, infatti, gli ha consigliato dei testi ritenuti assolutamente necessari per poter raggiugnere il suo obiettivo: "La settimana lavorativa di 4 giorni" di Tim Ferriss e "Outliers" di Malcolm Gladwell. I due libri gli hanno permesso di riflettere sul collegamento tra i soldi e la felicità: «Questo tizio ha ragione: forse tra 40 anni non vorrò essere il tipo di persona che basa la sua intera vita sulla carriera», ha pensato. 

Così, nei sucessivi 10 anni Yaron ha lavorato in grandi società, tra cui Google e Meta, viaggiando da Tel Aviv a Zurigo, fino alla California. L'obiettivo, però, rimaneva chiaro nella sua mente e ha iniziato con dei piccoli investimenti. Poi, appena ottenuto il suo primo impiego, ha cominciato a mettere da parte qualche centinaio di euro ogni mese e aumentato pian piano i contributi versati. Quattro anni dopo la scelta di raggiungere l'indipendenza economica, Yaron ha pianificato il suo piano per la pensione: circa 5.000 euro mensili per una vita agiata e stabile. 


Questione di mentalità

Al principio, l'uomo spendeva circa due terzi del suo stipendio per vivere, poi è passato al 50%, mettendo da parte tutti i vari ed eventuali bonus. Con 10mila euro al sicuro nel suo conto, il resto è stato investito nel mercato azionario. Yaron afferma che il successo del suo progetto è dovuto alla sua mentalità e al suo approccio, una valutazione costante di cosa gli portasse felicità da accostare alla necessità di evitare spese inutili. 

Prima di ogni acquisto, si chiedeva: «C'è qualcosa che mi soddisferebbe altrettanto ma per un terzo del prezzo?». Poi, Yaron fa un esempio riguardante la sua passione per il tè verde: «Anche se comprassi del tè di lusso, che costa circa 50 euro ogni 50 grammi, alla fine del mese risparmierei rispetto ad andare tutti i giorni da Starbucks a comprare il caffè. Eppure, manterrei un qualcosa di molto più esclusivo nella mia vita, che mi dà gioia». Ammette, comunque, che in parte è stato assistito dalla fortuna, in particolare per quanto riguarda gli investimenti: è stato uno dei primi ad aver puntato su Tesla. 

Così, a 36 anni, 10 anni dopo aver messo in moto il suo piano, Yaron Goldstein è andato in pensione e ora è pronto a godersi la vita che già da tempo sogna e progetta: «Nessuno può convincerti del fatto che il successo voglia dire lavorare per una grossa azienda, rimanere lì per 40 anni e fare carriera».

Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 12:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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