John Fitzgerald Kennedy legge il suo ultimo discorso, quello scritto ma mai letto a Dallas, perché ucciso poco prima.
Avrebbe dovuto partecipare a un pranzo, con la moglie Jacqueline e con il seguito, e tenere un intervento di saluto, il cui testo è stato conservato da un collezionista privato dopo essere stato donato a un businessman texano da Lyndon Johnson, vice e successore di Jfk. Per ricostruire la voce del 35esimo inquilino della Casa Bianca, e resuscitarla come un gioco elettronico a 55 dalla morte, i tecnici hanno lavorato su registrazioni esistenti, ha spiegato il capo ingegnere di CereProc, Chris Pidcock. Il Times interpreta quel discorso - improntato ai toni della Guerra Fredda - come una risposta indiretta a certi «populismi» odierni. Kennedy attribuisce fra l'altro alla sua generazione il compito di essere «sentinelle sui muri del mondo libero».