Londra senza il Big Ben? Sarebbe impossibile. Come Roma senza il Colosseo o New York senza la Statua della libertà. E invece per tre anni sarà così. Non è che il celeberrimo orologio londinese, fotografatissimo da tutti i turisti in visita nella capitale britannica, sparirà. Nient'affatto. Accade solo che simbolo inglese per eccellenza si prende una pausa più che dovuta dopo ben 157 anni di onorato e soprattutto preciso servizio. La chiusura, avvenuta venerdi 16 dicembre, prelude a mesi e mesi di lavori che inizieranno a gennaio per proseguire fino al 2020. Ma anche con in cantieri in piedi le lancette dovrebbero riprendere a scandire ore e minuti già fra sei mesi, e sicuramente in occasione di eventi speciali. E così i sudditi di Sua Maestà insieme ai visitatori della città british potranno ricominciare a udire i rintocchi tanto familiari alle loro orecchie.
La decisione di proceder con il resyling è stata presa dal Parlamento per ripristinare l'efficienza del Big Ben e restaurare l'Elizabeth Tower che lo ospita. Spesa prevista: 29 milioni di sterline (circa 37 milioni di euro).
Mai prima d'ora c'era stato uno stop così lungo. Fra le pause si ricorda quella nel 2007, che peró era durata solo sei settimane per la manutenzione. Un po' prolungata (9 mesi) nel 1976, per mettere mani al meccanismo dell'orologio gravemente danneggiato.
Ad essere ripristinato ora sará l'aspetto originale dei quadranti con i colori verde e oro d'età Vittoriana che erano stati sostituiti dal nero e oro.
Un po' di storia. L'origine risale a metà Ottocento.