Galateo Natale, ecco i consigli: i regali di scorta, non parlare di eredità e rispondere agli auguri

L’allegria è necessaria ma gli addobbi non devono far pensare al Carnevale: funziona il rosso ma anche l’oro, il verde e il mattone

Giovedì 14 Dicembre 2023 di Laura Pranzetti Lombardini
Natale senza stress, ecco i consigli (grazie al Galateo): i regali di scorta, non parlare di eredità e rispondere agli auguri

Siamo circondati, manca poco a Natale.

Arriva puntuale, lo sappiamo, e allora non vale la pena lamentarsi. Imparate dagli errori degli anni precedenti, in caso ce ne fossero stati, per non restare affogati ancora una volta. Scegliete di fare i saluti prenatalizi alle persone con cui vi sentite in dovere lavorativo o amical-affettivo, altrimenti è meglio risparmiare le energie. Potete vedervi con calma più avanti. È saggio diluire la distribuzione dei doni e non ridursi gli ultimi tre giorni prima della Vigilia. Natale è uno dei pochi casi in cui non bisogna aprire i regali di fronte al Babbo Natale di turno: dopo averli fatti stazionare sotto l’albero, potete scartarli il 25 dicembre. Fondamentale è ringraziare dal 27 dicembre in poi perché il 26 è di riposo. 

I regali

Tenete sempre alcuni regali di scorta, nel caso in cui arrivasse qualcuno che non avevate previsto con un omaggio per voi. I buoni-regalo sono pratici ma dichiarano: «Non sapevo proprio cosa regalarti!». Esattamente come la busta coi denari: comoda ma inelegante. Durante la riunione non vale la pena affrontare argomenti rischiosi che turbino il già precario equilibrio familiare. Quello più pericoloso? Le eredità. Diciamolo: la famiglia del Mulino Bianco non esiste. La gaffe sta dietro l’angolo per cui conviene informarsi prima sulla parente che si vede solo in poche occasioni canoniche. Non chiedete come sta il cagnetto quindicenne della zia che, forse, nel frattempo, è passato a miglior vita. E nemmeno tempestate i giovani con domande che implichino dei risultati. È Natale! Se vi trovate con persone che non hanno il vostro tenore di vita, non sfoggiate l’ultimo gioiello o evitate di raccontate della barca che porta il soprannome di vostra moglie (scelta che lascia sempre il dubbio che abbiate dovuto farvi perdonare qualche libertà). 

I colori

È delicato invitare gli amici single o coloro che hanno i parenti lontani, per non far sentire loro il peso della solitudine. Ultimamente il colore del Natale non è più solo il rosso: argento, oro, bianco, verde, i colori mattone, il blu. Ma una cosa è certa: è sufficiente un solo colore in tutte le sue declinazioni anziché addobbare come Carnevale. Apparecchiate secondo tradizione, allestendo con riferimenti alla ricorrenza e ricordando che è soprattutto una festa per i bambini. L’allegria è necessaria. Non sperticatevi in sperimentazioni culinarie, ma andate sulla tradizione. Il tortellino in brodo a Natale equivale al profumo del caffè la mattina: è rassicurante. 

La tavola

Il brindisi va fatto guardandosi negli occhi e alzando i calici, senza scontrarli. Alla cena o al pranzo del Natale, in caso di famiglie allargate, la strategia di sedere le nuove arrivate lontano dalle ex mogli e madri dei propri figli diventa fondamentale. 
Mentre le nuove fidanzate devono stare vicino al compagno per non far vivere loro un disagio comprensibile (magari misto a un senso di vittoria). I nonni hanno un grande ruolo nel vissuto delle famiglie: devono avere un posto d’onore ed essere serviti per primi. I parenti o amici attenti ed educati chiedono di collaborare al pranzo di Natale – portare qualcosa di preparato, ritirare delle vivande prenotate, rendersi utili per l’allestimento – senza far ricadere la fatica solo su coloro che ospitano. Non criticate le pietanze poiché è già tutto abbastanza faticoso. In realtà il galateo suggerisce di non chiedere mai il sale, anche se una pietanza è insipida, per non sottolineare una mancanza - in fondo è un errore rosso, non blu. 

Il maglione

L’abbigliamento deve essere adeguato, soprattutto se ci sono delle persone con i capelli bianchi: niente jeans, niente tute, niente scarpe da ginnastica, no a capi di vestiario fuori luogo o provocanti. I maglioni alla Bridget Jones con le alci, Babbo Natale col campanellino o l’abete con le palline a maglia in rilievo, possono essere divertenti se indossati con ironia. Sempre nell’ottica del rispetto, la nipote deve fare gli auguri alla zia, il signore alla signora, il collaboratore/dipendente al superiore. 
E se qualcuno con cui avete avuto degli screzi in precedenza, vi manda gli auguri (meglio se cartacei), almeno a Natale, è obbligatorio rispondere. E poi si vedrà. Insomma, indossate il vostro miglior sorriso e: «Buon Natale!».
 

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