Il matrimonio del parroco veronese e la lezione del vescovo Zenti

Venerdì 6 Luglio 2018
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Caro Gazzettino, 
la notizia del matrimonio gay del sacerdote veronese Giuliano Costalunga con il compagno Pablo è rimbalzata a livello nazionale. A destare scandalo, non è stato l'ordinario matrimonio tra due uomini, ma l'arrabbiatura del vescovo Zenti che non era stato avvisato dal suo prete dei confetti in arrivo e di non aver presentato istanza di riduzione allo stato laicale. Per tacitare lo sconforto e la rabbia dei parrocchiani di Selva di Progno (la parrocchia servita da don Giuliano) il vescovo ha tenuto una sorta di sermone collettivo. Chi si aspettava che Zenti lanciasse strali o scomuniche all'indirizzo del novello sposo, è rimasto deluso. Dopo alcune precisazione di carattere canonico, si è rivolto a don Giuliano con toni affettuosi "Non ho il diritto di giudicare. Sono felice che tu sia qui e ti considero ancora mio prete".

L'incontro è infine terminato con un clamoroso e inaspettato reciproco abbraccio fraterno. Non era mai accaduto, nemmeno all'estero che un vescovo abbracciasse in chiesa un sacerdote maritato con una persona dello stesso sesso. A Verona è indubbiamente andata in scena una prima assoluta! Seguendo le direttive dottrinali di Bergoglio " chi sono io per giudicare un gay", sarà riuscito mons. Zenti a sfatare  la nomea di Verona città fascista e omofoba?
Gianni Toffali
 Verona
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