Io, multata di seimila euro per assegno a un notaio senza la scritta "Non trasferibile"

Martedì 20 Febbraio 2018
Io, multata di seimila euro per assegno a un notaio senza la scritta "Non trasferibile"
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Caro Gazzettino,
sono una dei tantissimi italiani  che ha ricevuto una MAXI sanzione di 6.000 euro (!) per un ASSEGNO privo della dicitura "NON TRASFERIBILE". Siamo migliaia in tutta Italia, riuniti anche in un  gruppo Fb. "Maxi Sanzione per Assegno privo del NON Trasferibile".

Io ho pagato un notaio (tremila euro, per una donazione) con un assegno di un vecchio libretto bancario dove la dicitura era ancora "Obbligatorio scrivere non trasferibile sopra ai 12.500 euro", per cui non ci ho proprio pensato a scriverlo. Nessuno è stato danneggiato, il notaio ha riscosso l’assegno, che quindi non è stato di fatto mai "trasferito“, non c’è stato alcun reato, né malafede.

Mi è arrivata questa multa iniqua e ho scritto una "memoria difensiva“ e ora attendo, molto in ansia; è una cifra enorme, e per non aver fatto nulla di male, per un errore grafico dovuto alla dicitura stampata sull’assegno vecchio, che la banca mi aveva detto che potevo usare senza problemi!

La norma è volta alla prevenzione del riciclaggio dei proventi di attività criminose e finanziamento del terrorismo, io ho omesso l’indicazione ‘non trasferibile’ commettendo un errore puramente formale in assoluta buona fede. Non sono un riciclatore ne un truffatore, non c’è stata alcuna violazione sostanziale ovvero l’assegno non è stato girato a terzi ma è stato incassato direttamente dal beneficiario.

Veniamo sanzionati sia io che il beneficiario dell’assegno.  6.000 + 6.000 totale 12.000 € che lo Stato pretende da noi cittadini, nessuna multa alle nostre rispettive banche.

Tv e giornali stanno dando spazio alle nostre storie. Nel frattempo tanti cittadini stanno trovando come me spazio in una pagina facebook  nata per condividere situazioni e non lasciare solo nessun multato.
Soltanto qualche giorno fa, sicuramente a seguito del tam tam mediatico, l'Abi, con un ruggito da coniglio, pubblica il vademecum per la corretta compilazione degli assegni proprio per non incorrere in gravose sanzioni. Meglio tardi che mai. E già questo è una chiara ammissione di mancata comunicazione delle banche a noi correntisti.

Insomma, è chiaro che questa storia delle MAXI SANZIONI è un pasticcio tutto italiano. E infatti è il caso di rivolgerci tutti insieme all’Obdusmann Europeo - se non annulleranno queste sanzioni sarà il nostro prossimo passo. Le banche hanno una corresponsabilità nella segnalazione del correntista 'distratto' ma non intervengono per prevenire l'illecito, sono parte in causa ma non vengono sanzionate. Inoltre la norma manca di alcuni aspetti formali al pari dei nostri assegni. La violazione dell'art 49 comma 5 comporta la possibilità di oblazione col pagamento di 6.000€, per una sanzione compresa tra i 3.000 e 50.000€. Il MEF invita il cittadino sanzionato ad esercitare l'oblazione (pagare 6.000 € entro 60gg) ma non commisura la sanzione! Insomma di che multa stiamo parlando nessuno lo sa, nemmeno il Ministero!

Non siamo polli da spennare, siamo cittadini onesti e chiediamo alle nostre banche di non lavarsene le mani, e al Ministero di correre ad una revisione della norma. La multa va annullata quando, come nei nostri casi, l’assegno viene incassato dal diretto beneficiario e nei fatti non vi è alcuna "trasferibilità“, se non puramente potenziale - e questa finisce allo sportello, quando l’assegno viene incassato. Inoltre: che le banche rifiutino, molto semplicemente, assegni con questi errori formali. Infatti delle due l'una: o l’assegno è a posto, e quindi la banca lo paga, o non lo è, e quindi va rifiutato. 

Ludovica Scarpa
VENEZIA
Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 21:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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