Liti fra migranti: devono avere più rispetto delle città che li ospitano

Venerdì 28 Luglio 2017
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Sono arrabbiato nell'apprendere dei periodici episodi di violenza tra alcuni gruppi di migranti irresponsabili e privi di riconoscenza verso la città che li ospita. 

Non solo liti tra le varie fazioni di giovani provenienti dai vari paesi asiatici e africani, ma anche danneggiamenti molteplici da qualche singola persona. Le liti sono avvenute nel recente passato in alcune piazze della città di Pordenone (Piazza Risorgimento e Piazza Cavour), messe in atto da giovanotti aitanti che non sanno come passare il tempo. I danneggiamenti riguardano le auto nelle varie piazzole a pagamento, nei vari parcheggi. Rotture dei finestrini, ammaccamenti vari di vetture, avvenuti in modo seriale da un furfante Angolano di 25 anni.

Questo incivile giovane dopo esser stato fermato, ha candidamente affermato che tanto, una volta liberato, lo farà ancora. Che tanto lo lasceranno libero nuovamente. Deve aver un curriculum da delinquente, non da essere umano normale. E lui ha fame, e lui è stato maltrattato in famiglia, ecc. ecc. E qualcuno forse pronto a giustificarlo. Esso va inquadrato e rieducato prontamente, dopo aver fatto un bel periodo di dura detenzione. Io sarei drastico. Siccome non ci sono più le Case di Correzione come quando ero io giovane, lo metterei in una cella di isolamento, in carcere duro. E se fosse per me, lo tratterei a pane e acqua. Altro che smartphone e magari la paghetta. 

Se quelli addetti alla nuova Ammimnistrazione non metteranno in atto una severa punizione, il lavoro degli ausigliari del traffico che hanno scoperto questo malvivente (lo definisco cosi), sarà vanificato. La città di Pordenone non sarà più la decantata oasi felice di qualche anno fa. Non bisogna essere troppo buoni. Ci vuole fermezza. Si mettano bene in mente anche i vari volontari e alcuni esponenti della Croce Rossa che dovrebbero pure loro collaborare e far entrare in mente ai nuovi arrivati di tassativamente osservare le regole di una convivenza civile. Proporrei in caso di un soggetto recidivo di espellerlo subito con un Via senza ritorno. Proporrei una colletta per farlo rimpatriare.

Giacomo Mella
Pordenone
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