Partecipate, chi amministra deve
rispondere, come nelle imprese

Sabato 10 Febbraio 2018
Gentile direttore

è di questi giorni la notizia (triste ma scontata) che i debiti accumulati dal bacino Padova 3 quello che gestiva l'asporto dei rifiuti qui nella bassa,alla fine della fiera li pagheremo noi utenti. Allora mi pongo una domanda ,anzi due la prima: perchè questi debiti, come succede in qualunque attività privata non vengono addebitati a chi non ha saputo gestire? Voglio dire in una impresa dove c'è un consiglio di amminiatrazione, in caso di fallimento i componenti del suddetto consiglio rispondono con i loro beni nei confronti dei creditori, perchè in queste aziende non è cosi?

La seconda non è forse il caso che la smettiamo con questa stupidaggine drammatica delle società  partecipate, che altro non sono che stipendifici fatti per collocare emeriti incapaci, trombati, ex ecc.ecc di tutti i partiti messi lì in virtù della loro insipienza e non dei meriti? Non è forse giunto il momento che la gente si renda conto che chi ancora sponsorizza queste aberrazioni sono generalmente ex di qualunque carrozzone dove non si rischia del proprio ma si fanno i propri interessi con e sulla pelle degli altri, cioè dei cittadini che sgobbano da mane a sera? Oppure in alternativa si metta come regola che chi amministra rischia in proprio, come in una azienda privata, vedremo come subito si assottiglia la fila dei pretendenti alle varie poltrone nei consigli di amministrazione che rendono ricchi cache a rischio zero.


Infine si smetta di racontare la favola dell'acqua privatizzata, anche quella qui è gestita da questi ibridi dove per altro il pubblico ha la maggioranza e dove i componenti il consiglio di amministrazione sono appunto rappresentanti dei partiti e non persone attrezzate allo scopo. 

Diego Parolo

 
Ultimo aggiornamento: 14:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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