Buona sanità sull'asse Padova-Pisa: il mio caso che vorrei tanto facesse scuola

Lunedì 20 Novembre 2017
Lorenzo felice e... guarito
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Caro Gazzettino,
mi chiamo Lorenzo: sono un padovano trapiantato di fegato (due volte:  il 10 e il 14 giugno 2013). Dopo tali interventi sono stato protagonista, ahimè, di interminabili ricadute, complicazioni e qualche disattenzione medica, tanto che, fino a pochi giorni fa, pensavo di avere l'ennesimo problema renale, dopo che avevo  già perso un rene (ormai è piccolissimo). Vi  scrivo  per una cosa  inaspettata: ultimamente le mie funzioni renali sembravano peggiorare tanto che dall'ospedale di Padova - dove sono monitorato  una volta al mese - ho  proposto l'idea di farmi curare a Cisanello (Pisa).

E il 25 ottobre scorso sono stato  ricoverato là in Toscana dove  subito ho trovato  umanità, cortesia e gentilezza, una professionalità raramente riscontrata in questi ultimi 7 anni di calvario ospedaliero in tutta Italia: dopo due settimane e mezzo di ricovero, il mio stato di salute è decisamente migliorato e cominciano a darmi delle buone risposte su un problema che sembrava non trovare soluzione. Il tutto per l'interazione tra Padova e  Cisanello. Da questa mia esperienza è nata una squadra messa in piedi quasi per caso che è arrivata a risolvere il problema. Abbiamo VINTO TUTTI! Quindi vorrei che i miei ringraziamenti fossero pubblici, per dare  speranza a chi deve credere nella rinascita.

GRAZIE quindi alla dottoressa Patrizia Boccagni instancabile, precisa, mai sazia di volere il bene dei propri pazienti e anche alla prof.  Francesca Egidi e a tutto il suo staff, dai medici e tutti gli infermieri tutti.

Lorenzo Garziera
Padova
Ultimo aggiornamento: 23:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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