Il ricatto dell'Aci... e alla fine la macchina resta invenduta

Sabato 20 Maggio 2017
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Ieri mi sono presa un'ora di permesso sul lavoro per andare a vendere la mia auto. Arrivata all'agenzia di pratiche automobilistiche con cui avevo appuntamento, scopro che il sistema è bloccato. Il responsabile dell'Agenzia, costernato per il disservizio, mi ha suggerito di andare al PRA dicendomi testualmente: «C'è lo sciopero di ACI informatica, hanno bloccato il sistema pubblico, funziona solo il PRA».

Ora, mi chiedo: ma questo è un Paese civile? È normale che una società privata, l'ACI informatica, blocchi un sistema Pubblico e non metta nelle condizioni il cittadino di esercitare la propria libertà? Il risultato è che io non sono riuscita a vendere la macchina, l'Agenzia ha perso ore e ore di lavoro, e i prepotenti hanno messo sotto scacco un sistema dello Stato. Sono sconvolta e amareggiata. Questa è l'Italia peggiore. L'Italia governata dalle consorterie e dalle convenienze personali. Ma se lo Stato si fa ricattare dall'ACI, io cittadina come vengo tutelata?

Anna F.
Padova
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