Milano, studente di 15 anni accoltellato a scuola. Fermato un 18enne, l'aggressione dopo una lite per una ragazza

Il giovane non è in pericolo di vita: la coltellata non ha provocato danni a punti vitali e nonostante abbia perso molto sangue potrebbe essere dimesso in settimana

Martedì 6 Febbraio 2024
Milano, ragazzo 15enne accoltellato a scuola: ricoverato in codice rosso in ospedale

Ancora violenza in una scuola, ancora un'aggressione dopo il caso della professoressa accoltellata ieri a Varese. È accaduto nel primo pomeriggio a Pieve Emanuele, un paese dell'hinterland milanese, dove uno studente 15enne è stato aggredito con un coltello da un conoscente e per poco non ha rischiato la vita, con un fendente che gli ha sfiorato l'arteria femorale.

L'accoltellatore, un 18enne, è stato poi arrestato dai Carabinieri, mentre dall'ospedale sono arrivate notizie confortanti sulla salute del ragazzino, che è fuori pericolo. Sulle prime, infatti, sembrava che la ferita fosse molto grave, tanto che il 15enne era stato ricoverato in codice rosso, ma poi la tac ha escluso che la coltellata abbia provocato danni a punti vitali e, nonostante il ferito abbia perso molto sangue, potrebbe essere dimesso in settimana. Per ora resta in osservazione all'Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano.

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La ricostruzione

Da una prima ricostruzione dei carabinieri di San Donato Milanese tra i due, che si conoscevano, nei giorni scorsi, ci sarebbero stati altri screzi, forse per una ragazza, forse per antipatie personali. Il 15enne è uno studente del centro di formazione professionale Afol Metropolitano, mentre il suo presunto aggressore, che ha 18 anni compiuti, non frequenterebbe quella scuola, e si sarebbe fatto trovare all'uscita per aspettarlo, in una sorta di resa dei conti. La lite è degenerata fino a quando il 18enne avrebbe estratto un coltello da cucina e colpito il rivale con un fendente, a una coscia. Poi si è allontanato dirigendosi verso casa, e gettando il coltello insanguinato in un cestino dei rifiuti. Ma è stato presto riconosciuto grazie ai filmati delle telecamere presenti nell'area, una grande struttura in via Gigli 7 dove si trova il centro di formazione ma anche la sede della Polizia Locale di Pieve. L'arma è stata trovata e sequestrata, mentre lui è stato accusato di lesioni personali aggravate e condotto in carcere a Milano.

Lo choc degli studenti

Il fatto è avvenuto davanti a tanti ragazzi che alle 14.15 stavano uscendo dal plesso, che sono rimasti scioccati vedendo il 18 enne che inseguiva e colpiva il più piccolo mentre cercava di rientrare nella struttura. «Li abbiamo fatti rientrare e calmati, chiamando i soccorsi - ha detto un addetto dell'istituto - ma non abbiamo capito bene cosa sia successo». «Quando siamo arrivati c'erano i vigili del comando a fianco - ha detto un soccorritore - che cercavano di tamponare l'emorragia. Il ragazzino era ipoteso, stava svenendo, aveva perso molto sangue, e temevamo il peggio». Invece i medici ora escludono prognosi rilevanti, tanto che l'autorità giudiziaria ha optato per una denuncia in stato di libertà. Un caso che segue di appena 24 ore quello della professoressa Sara Campiglio, accoltellata all'Enaip di Varese da un 17enne poi arrestato per tentato omicidio, che la incolpava per la sua bocciatura. E proprio oggi la Polizia di Stato ha notificato il provvedimento dell'avviso orale emesso dal questore di Taranto, Massimo Gambino, nei confronti di un uomo di 32 anni e una donna di 31 che lo scorso 31 gennaio si scagliarono contro il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo Europa-Dante Alighieri, Marco Cesario. Si tratta dei genitori di una bambina di 3 anni. Mentre in una scuola media della periferia di Bologna uno studente è entrato in classe con una pistola nascosta nello zaino e un proiettile. Aveva sottratto l'arma al padre, un appartenente alle Forze dell'ordine. «Rispetto allo scorso anno scolastico, in questi primi 4 mesi e mezzo registriamo un aumento del 111% degli atti di violenza commessi da genitori, parenti», nei confronti del personale ha detto il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, collegandosi da remoto con i dirigenti scolastici pugliesi. Il ministro ha aggiunto che va «ricostituita l'alleanza fra genitori, famiglie e mondo della scuola: dobbiamo avviare una battaglia innanzitutto culturale».

Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 10:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA