Strage in discoteca, altri due fermi: la pista della banda di rapinatori

Lunedì 10 Dicembre 2018 di Mauro Evangelisti
Strage in discoteca, altri due fermi: la pista della banda di rapinatori
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Dal nostro inviato

A Corinaldo la notte della strage ha agito una banda.

Obiettivo: causare il caos con lo spray urticante per derubare i ragazzi presenti nella discoteca. È questo il quadro che sta emergendo dalle indagini sulla tragedia che ha causato la morte di sei persone dopo che nel Lanterna Azzurra è stato spruzzato dello spray al peperoncino. 

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Grazie alle testimonianze di alcuni ragazzi che erano presenti quella notte, è stato individuato un giovane, un sedicenne, conosciuto come piccolo spacciatore di droga e noto a molti con un soprannome. Sabato i carabinieri hanno fatto una perquisizione nella sua abitazione, trovato cocaina ed eroina e hanno proceduto al fermo per spaccio. Ma a Senigallia, la città in cui è stato fermato il primo ragazzo, sabato c’è stata un’altra operazione, i carabinieri sono andati in un residence e hanno portato via altri due ragazzi, anche in questo caso per reati legati alla droga.

Sarebbero un 27enne, originario di Fano, e la fidanzata che lavora come cameriera, i due fermati per possesso di droga dai carabinieri in un residence di Senigallia, dove avevano prenotato per un mese. In quel momento non erano in compagnia del minorenne, che secondo vari testimoni sarebbe colui che ha spruzzato spray urticante nella discoteca Lanterna azzurra di Corinaldo.

L’ipotesi è che tutti e tre facessero parte di un unico gruppo che ha agito quella notte per derubare i clienti in fuga, come ha raccontato anche il dj del locale al quale un giovane, poco prima della ressa, aveva detto: «Mi hanno rubato una catenina, stanno usando lo spray al peperoncino». Secondo i carabinieri, un’unica bomboletta spray non è sufficiente a causare l’intossicazione di tanti ragazzi. Per questo si parla di una banda, ma si valuta anche il fatto che siano state diffuse altri tipi di sostanze, come dei lacrimogeni. La procura della Repubblica farà una conferenza stampa per porre dei punti fermi sull‘inchiesta e saranno affidate delle perizie per capire quante persone fossero realmente presenti quella notte e se tutte le uscite di sicurezza fossero aperte al Lanterna Azzurra, dove Sfera Ebbasta non era ancora arrivato perché impegnato in un altro dj set all’Altro mondo studios di Rimini. Risultano venduti circa 600 biglietti, ma secondo molti testimoni una parte della clientela potrebbe essere entrata senza e comunque all’interno c’era un affollamento anomalo. Il figlio di uno dei soci della società che gestisce il locale smentisce questa conclusione, mentre i tre responsabili del locale saranno iscritti nel registro degli indagati.

Ultimo aggiornamento: 16:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA