Flixbus, la start up che ha conquistato l'Europa con prezzi low cost e wi-fi gratis

Domenica 16 Dicembre 2018
Flixbus, la start up che ha conquistato l'Europa con prezzi low cost e wi-fi gratis
“Flixbus, viaggi in autobus low cost in Italia e in Europa”. Apre così il sito internet della compagnia di trasporti passeggeri su gomma, che ha surclassato la concorrenza con prezzi stracciati. Appena si apre la pagina due del sito appare in bella evidenza: «biglietti a partire da 5 euro». E, a dire il vero, in molti hanno viaggiato davvero con pochi euro su lunghe percorrenze, facendo però tragitti tortuosi e molte fermate. Prendere un Flixbus è come prenotare un aereo Ryanair o di un'altra compagnia di volo low cost, prezzi imbattibili ma viaggio che può riservare piccoli e grandi disagi come ritardi e disguidi.

La compagnia di trasporto Flixbus è stata fondata, come start up, da tre giovani tedeschi di Monaco di Baviera. Il sistema di prenotazione all'avanguarda, un'App per acquistare biglietti, il wi-fi gratuito (che funziona), poltrone comode, e tracciabilità Gps hanno fatto del sistena Flixbus un successo in Germania. Poi la fusione con un'altra start up e la conquista dei trasporti in Europa.

«Dietro l'azienda c'è un team internazionale di quasi mille dipendenti tra Monaco di Baviera, Berlino, Parigi, Milano, Zagabria, Copenhagen oltre a migliaia di autisti a disposizione presso le aziende partner di tutta Europa - si legge sul sito della socieltà - che contribuiscono a rendere Flixbus ogni giorno migliore. Hai personalità e lo spitito per conquistare il mercato dei autobus intecity? Allora mandaci la tua condidatura, abbiamo il lavoro giusto per te». E' il sistema della piccola società di trasporto che lavora per la grande, ma per lo più sono padroncini. Diverse società concorrenti sono state costrette a ristrutturare, proponendo anche licenziamenti di autisti, altre hanno stretto accordi lavorando così con Flixbus.

In mezzo a tutto questo c'è una torta da spartirsi: un volume d'affari di 200 milioni di euro nel 2016, con 10 milioni di passeggeri trasportati nello stesso anno, pari al 12% degli spostamenti di media-lunga distanza con mezzi collettivi, e previsioni di crescita sempre più rosee per i prossimi anni. Questo il quadro del mercato dei bus a media e lunga percorrenza in Italia dopo la liberalizzazione del settore ed una offerta di servizi divenuta molto più capillare su tutto il territorio della Penisola, soprattutto da parte di nuovi operatori come Flixbus, Baltour, Ibus e Busitalia di Fs.

Ad utilizzare questi servizi sono in particolare clienti “price sensitive” ossia studenti, anziani, gruppi etnici e persone che non hanno accesso all'auto o a basso reddito, mentre «la penetrazione sui segmenti “business e family” delle autolinee è ad oggi limitata e in generale non allineata alle esigenze di questi gruppi di consumatori», spiega l'Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art) in un suo rapporto sul settore. La stessa Art sottolinea che «a sostenere le positive aspettative di crescita» del settore sono alcune caratteristiche del contesto italiano, ossia «la concentrazione della popolazione in grandi centri urbani, la presenza di città d'arte e altri luoghi di forte attrazione turistica, anche dall'estero, la demografia studentesca che porta a flussi significativi tra città piccole, anche periferiche e città universitarie, non tutte servite da reti ferroviarie».

A rilanciare il settore è stata in particolar modo Flixbus, che funge da soggetto aggregatore di imprese di piccole dimensioni. Dal suo sbarco in Italia, nel luglio 2015, l'operatore europeo degli autobus verdi ha trasportato oltre 10 milioni di persone, collegato più di 300 città, creato 1.500 posti di lavoro e mettendo sempre «la sicurezza al primo posto». Gli oltre 60 partner che collaborano con Flixbus «devono sottoscrivere un protocollo» per quanto riguarda gli standard di sicurezza, afferma il gruppo. «Chiediamo che gli autobus siano di ultima generazione e che vengano cambiati al massimo ogni tre anni, per tutti i viaggi notturni chiediamo che ci siano due autisti a bordo e che vengano rispettati gli orari di riposo», sottolinea la società, spiegando di aver installato «un sistema di Gps che ci permette di monitorare il rispetto da parte degli autisti della velocità di percorrenza, dei tempi di guida e dei ritmi di riposo».


 
Ultimo aggiornamento: 18:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA