Vitalizi, Casellati: «Ex parlamentari avranno stipendio inferiore al reddito di cittadinanza». Ira M5S: «Giravolta incredibile». Di Maio: «Privilegi rubati»

Giovedì 28 Giugno 2018
Vitalizi, Casellati: «Ex parlamentari avranno stipendio inferiore al reddito di cittadinanza». Ira M5S: «Giravolta incredibile». Di Maio: «Privilegi rubati»
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Ieri, 27 giugno, il Presidente della Camera, Roberto Fico, ha presentato la proposta per il superamento dei vitalizi nell'ufficio di presidenza di Montecitorio. Un provvedimento, ha spiegato, che farà risparmiare 40 milioni di euro all'anno. Come noto i vitalizi sono stati aboliti nel 2012 ma quelli già assegnati non sono mai stati messi in discussione. A "tremare" sono ora gli ex deputati con meno legislature, mentre quelli con più legislature alle spalle avranno riduzioni meno consistenti.

IN COSA CONSISTE LA PROPOSTA
La proposta presentata da Fico prevede il ricalcolo secondo il metodo contributivo dell'attuale sistema di assegni erogati dalla Camera agli ex parlamentari. "Parliamo di 1338 vitalizi che saranno tagliati: per la maggioranza dei casi dal 40 al 60%. Per costruire questa proposta abbiamo collaborato con INPS e ISTAT, in modo da definire il ricalcolo secondo il metodo contributivo nel modo più preciso: gli ex parlamentari riceveranno quanto hanno versato. In questo modo eliminiamo un'ingiustizia. Non solo, dal ricalcolo dei vitalizi potremo risparmiare circa 40 milioni di euro all'anno. Significa 200 milioni di euro a legislatura", ha spiegato il Presidente della Camera.

DI MAIO E I "PRIVILEGI"
Di Maio: "Privilegi rubati". «I vitalizi non sono diritti acquisiti ma privilegi rubati. I privilegi rubati non possono esistere nel nostro governo». Lo scrive su twitter il ministro del Lavoro e capo politico del M5S Luigi Di Maio.

L'ASSOCIAZIONE DEGLI EX-PARLAMENTARI
Va tenuto presente che la delibera fissa un vitalizio minimo di 980 euro, ma questo non ha rassicurato i diretti interessati: l'Associazione degli ex-parlamentari ha chiesto "di essere ascoltata per esporre il proprio punto di vista sugli annunciati provvedimenti". "Nessuna legge approvata dal Parlamento di modifica della disciplina previdenziale ha mai messo in discussione retroattivamente diritti già maturati dai cittadini. Infatti, le riforme delle pensioni che si sono susseguite negli anni, da quella 'Dini' del 1995 a quella 'Fornero' del 2011 tutte hanno fatto salvi i diritti dei cittadini maturati prima della loro entrata in vigore", si legge sul sito dell'Associazione, che incalza: "Pretendere di farlo per gli ex-parlamentari avrebbe soltanto un significato punitivo, di delegittimazione e umiliazione della funzione parlamentare che è libera e indipendente".

CASELLATI AL FIANCO DEGLI EX DEPUTATI
La Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, si schiera al fianco degli ex deputati: "Si incide sullo status di persone che oggi possono avere anche un'età rilevante che si troveranno improvvisamente ad avere uno stipendio inferiore al reddito di cittadinanza".

IRA M5S SULLA CASELLATI
«Quella della Presidente Casellati sul taglio dei vitalizi degli ex senatori è una giravolta che ha dell'incredibile». Lo dichiara in una nota il senatore del M5S Nicola Morra. «Quando il Presidente della Camera ha comunicato che avrebbe agito con celerità per mettere un freno a questo odioso privilegio riservato ancora oggi a tanti ex parlamentari, la Presidenza del Senato, in tempi fulminei, fece sapere che anche Palazzo Madama avrebbe fatto la sua parte. Condividendo così la volontà di far dare a un ceto politico da sempre impegnato a chiedere sacrifici ai cittadini, senza rinunciare ai propri privilegi, un esempio positivo», ricorda il senatore, che aggiunge: «Ma proprio quando dagli annunci si è passati ai fatti su misure rapidamente cogenti, e Montecitorio, per volontà di Roberto Fico, ha provocato le reazioni scomposte di tanti privilegiati, da Casellati si sono levati appelli alla prudenza su questa materia, invocando addirittura il principio della condivisione. Ma di che cosa stiamo parlando?».

FICO "NON C'È NESSUNA POLEMICA CON CASELLATI"
Sul taglio dei vitalizi, con la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati «non c'è nessuna polemica, sa che avremmo proceduto con la delibera. Io faccio quello che avevo promesso, proseguo su questa strada senza alcun problema e alcuna paura e discutendo nell'ufficio di presidenza della Camera». Lo dice il presidente di Montecitorio, Roberto Fico, arrivando all'hotel Forum di Roma per incontrare Beppe Grillo.  Con il Senato, ribadisce il presidente della Camera, «nessuno scontro istituzionale. Con la presidente del Senato lavoriamo bene, ma in questo momento la Camera procederà sul taglio dei vitalizi». 

FICO: "SE CI SARANNO RICORSI RINUNCERÒ ALL'IMMUNITÀ PARLAMENTARE"
«Ho presentato la delibera per il superamento dei vitalizi, una delibera su cui ho lavorato in maniera meticolosa per diverse settimane e a cui credo, perché è un tassello ulteriore per il superamento di privilegi che fanno parte di una stagione politica ormai passata. Sento parlare in queste ore di possibili ricorsi. Ribadisco, come detto già durante l'Ufficio di presidenza, che non mi avvarrò dell'immunità parlamentare di fronte all'eventuale presentazione di questi ricorsi».
Lo scrive Roberto Fico sulla sua pagina Fb. «Questo perché ritengo anche che sia necessario partire da sé stessi, dal proprio agire e dal proprio esempio, prima di chiedere qualcosa agli altri - prosegue il presidente della Camera -. Anche per questo tra i primi atti come presidente della Camera ho totalmente rinunciato all'indennità aggiuntiva a cui avrei avuto diritto, pari a 280 mila euro per l'intera legislatura. Allo stesso modo da presidente della commissione di Vigilanza Rai ho rinunciato a circa 130 mila euro. Tutto questo dimezzandomi lo stipendio da deputato, nella scorsa legislatura e in quella attuale». «Sono fatti concreti, che dimostrano la coerenza di un percorso. Il cambiamento culturale e la fiducia tra cittadini e istituzioni passano anche da queste scelte», conclude Fico.


FRACCARO: "TAGLIO ANCHE AL SENATO"
«Rispetto l'autonomia dei due rami del Parlamento. La settimana prossima alla Camera si voterà» sulla delibera sui vitalizi «e succederà qualcosa di storico. Noi speriamo venga fatto anche al Senato ma il Senato è autonomo. Quello che ci auguriamo, visto che la maggioranza è la stessa, è che la presidente del Senato, nel rispetto della sua autonomia, possa convocare anche al Senato un ufficio di presidenza» sul taglio dei vitalizi«. Lo afferma il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro a Skytg24.  «Sono 40 milioni di euro solo alla Camera. Speriamo che questo venga fatto anche al Senato. Quello che ci auguriamo, visto che a maggioranza è la stessa, è che la presidente del Senato, nel rispetto della sua autonomia, possa convocare anche in quel ramo l'ufficio di presidenza e accompagnare questo cambiamento, che è inevitabile».
Ultimo aggiornamento: 17:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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