Morto Valentino Parlato, tra i fondatori del Manifesto

Martedì 2 Maggio 2017
Morto Valentino Parlato, tra i fondatori del Manifesto
5
E' morto Valentino Parlato. Il giornalista, tra i fondatori del Manifesto dopo l'espulsione dal Pci nel 1969, era nato a Tripoli il 7 febbraio del 1931.

«È morto Valentino Parlato, tra i fondatori del Manifesto, di cui è stato più volte direttore e presidente della cooperativa editrice», scrive sulla home page il quotidiano il Manifesto. «Per ora ci fermiamo qui, abbracciando forte la sua splendida famiglia e tutti i compagni che, come noi, l'hanno conosciuto e gli hanno voluto bene», lo ricorda il suo giornale.

«Ero talmente indignato verso il Pd che per la prima volta ho tradito la sinistra, spero sia anche l'ultima». Così alla fine dello scorso anno Parlato, 85enne confessò il suo voto a favore della sindaca M5s, Virginia Raggi, a Roma. Un voto di protesta da parte dell'uomo che 47 anni prima, enfant prodige del comunismo italiano aveva dovuto lasciare il Pci, radiato per frazionismo, dopo le posizioni eretiche assunte insieme a Rossana Rossanda, Luigi Pintor, Aldo Natoli, soprattutto sui fatti di Praga. Nel Pci, in cui era uno dei leader dell'ala ingraiana, era entrato giovanissimo.

Dopo l'uscita da Botteghe Oscure tante battaglie, tutte all'interno del Manifesto di cui fu direttore più volte. Al giornale ha dedicato due libri Se trentacinque anni vi sembrano pochi, e La rivoluzione non russa. Quaranta anni di storia del manifesto. Personaggio spesso controcorrente, anche rispetto alla sinistra che lo ha sempre considerato intellettuale di riferimento, nel 2012, getta la spugna: è l'ultimo dei padri nobili ad abbandonare la testata, ormai «è un giornale come gli altri», spiegò.

Pochi giorni prima della sua scomparsa tornò a scrivere un editoriale per il suo giornale: «Non possiamo non tener conto di quel che sta cambiando - scrisse parlando dei rivolgimenti epocali a livello mondiale, dalla politica all'economia - dobbiamo studiarlo e sforzarci di capire, sarà un lungo lavoro e non mancheranno gli errori, ma alla fine un qualche Carlo Marx arriverà».

«Una voce libera e autorevole. Addio a Valentino Parlato, tra i fondatori del il Manifesto e per anni suo direttore», scrive su Twitter il presidente del Senato, Pietro Grasso.

«Vero intellettuale e grande giornalista che nel corso della sua vita ha fatto del giornalismo indipendente il cuore pulsante del Manifesto. La sua voce critica ci mancherà», afferma il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini.

«Se ne va un intellettuale sempre lucido e un riferimento per la sinistra italiana. Vicini alla famiglia», scrive su twitter il presidente dei deputati Pd, Ettore Rosato.

«Giornalista e intellettuale di pregio, la sua voce critica fu spesso stimolo per la sinistra», afferma Anna Finocchiaro, ministra per i Rapporti con il Parlamento.

«Lo avevo salutato pochi giorni fa ad un nostro convegno su Gramsci. Un grande giornalista, un compagno. Ci mancherà tantissimo. Un abbraccio ai suoi cari, al collettivo del Manifesto, a tutti i compagni e le compagne che gli hanno voluto bene». Così Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana.

«Ci ha lasciato stamane Valentino Parlato, dirigente comunista e giornalista straordinario. Grande abbraccio ai suoi
cari e al ilmanifesto». Così, riferisce una nota, Stefano Fassina.

 
Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 13:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci