Torino, panico in piazza durante la finale: cede una ringhiera, tifosi in fuga, 600 feriti. Cinque gravi

Sabato 3 Giugno 2017
Torino, panico in piazza durante la finale: cede una ringhiera, tifosi in fuga, 600 feriti. Cinque gravi
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Notte di caos a Torino dove il panico in piazza San Carlo, dove i tifosi stavano assistendo alla finale di Champions League tra Juve e Real Madrid trasmessa sui maxischermi.  Quando la squadra di Allegri aveva già ceduto il passo al Real, e la piazza abbandonata la speranza, all'improvviso il caos. Seicento i feriti, quasi tutti con tagli ai piedi e alle gambe causati dai cocci delle bottiglie che tappezzavano la piazza. Cinque sarebbero in codice rosso, tra cui un bambino di 5 anni. 

Tantissimi hanno perso le scarpe e sono tornati più tardi a cercarle nei cumuli che qua e là sono stati creati dagli stessi tifosi e dalle forze dell'ordine. A terra anche zainetti, felpe, giubbotti. E sempre tantissimi ragazzi sono stati medicati dal personale del 118 direttamente sulla piazza sempre per tagli anche braccia o al volto. Numerosi anche i contusi, ragazzi e ragazze che sono finiti sotto i piedi delle gente in fuga.   

«Urlavano e spingevano, ed è cominciato un fuggi fuggi generale», dicono alcuni testimoni, alimentando le prime ricostruzioni.

La dinamica e le prime testimonianze hanno subito fatto pensare a un falso allarme, qualcuno che ha urlato creando l'impressione di un attentato, a risvegliare gli incubi inconsci nei giorni del terrore globale. 
 
 

Poi, è emersa la dinamica: il cedimento di una ringhiera della scala del parcheggio al centro della piazza, i primi feriti, la gente che scappa, la psicosi che si diffondo per tutta la piazza che è da sempre il «salotto buono» di Torino. Lì in migliaia erano arrivati tifosi da tutte le città italiane, Torino ma anche Verona, Trieste, Milano. Dal Bataclan al concerto di Manchester, passando per l'attentato sventato a Saint Denis nella notte di terrore a Parigi, nessuno è escluso dalla psicosi attentati.

«Potrebbe essere stato un petardo, fatto esplodere forse in modo incosciente, a scatenare il panico» tra i tifosi. Lo afferma all'Ansa il questore di Torino, Angelo Sanna, che sta coordinando dalla sala operativa della Questura le attività necessarie ad accertare quanto accaduto.

Di fatto, poco dopo il terzo gol del Real Madrid, all'improvviso, la gente ha iniziato a spingersi, travolgendo le transenne e iniziando a correre lungo le vie limitrofe. La maggior parte delle persone ha cominciato a correre lungo via Roma, verso la stazione di Torino Porta Nuova. Subito i vigili del fuoco e le forze di sicurezza schierate in strada hanno provato a riportare la calma, e sul posto sono arrivate numerose ambulanze, segno evidente che la calca aveva travolto persone. Attorno alle 23, piazza San Carlo si era completamente svuotata, mentre le sirene continuavano a far sentire il loro suono, e la polizia cercava di capire. La questura ha subito cominciato ad esaminare i filmati delle telecamere di sicurezza presenti nella zona. Ed emerso che l'origine del caos era una ringhiera crollata, sotto il peso delle persone. E forse anche della paura globale. ​

Un 'punto raccolta' per aiutare le persone a ritrovare amici e parenti smarriti nella calca è stato allestito in piazza San Carlo, nei pressi del maxischermo che la Città aveva allestito per la finale di Champions. Lo rende noto la questura di Torino.

LA SINDACA APPENDINO
«Sono scossa per quanto successo in piazza San Carlo, a #Torino, e vicina alle persone coinvolte. Monitoriamo la situazione minuto per minuto». Lo scrive su Twitter la sindaca di Torino, Chiara Appendino.

Ultimo aggiornamento: 4 Giugno, 09:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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