Terrore fra le case a Tivoli dove un incendio ha attaccato il centro abitato distruggendo anche l'edificio che ospitava 150 migranti richiedeti asilo che sono stati costretti a fuggire. Rafforzato dal vento, l'incendio alla base dello sperone su cui è costruita parte di Tivoli si è allargata su un vasto fronte risalendo il dislivello e raggiungendo le case: oltre all'edificio di due piani, l'ex clinica Villa Oliva adibito da tre anni a centro Cara (Centro accoglienza richiedenti
asilo) il rogo ha minacciato le case di numerose famiglie che si sono allontanate mentre alcune squadre dei vigili del fuoco intervenivano per tentare di circoscrivere le fiamme che nel frattempo avevano incenerito anche alcune vetture.
Una situazione di grande pericolo che ha spinto vigili urbani e carabinieri a chiudere la Tiburtina con lunghe code di veicoli che si sono in breve formate per l'impossibilità delle viabilità secondaria di sopportare il traffico.
La struttura del Cara è stata dichiarata inagibile e gli ospiti, circa 150 africani, sono stati prima fatti evacuare e poi smistati in altre strutture della zona. Nel bilancio dei danni anche tre auto distrutte e una tettoia incenerita di un ristorante. Minacciata la caserma della guardia di finanza.
Evacuato anche un asilo nido. La conta dei danni sarebbe potuto essere ben più grave se le fiamme avessero raggiunto i due distributori della zona.
La via Tiburtina, per motivi di sicurezza e per consentire le operazioni di spegnimento, è rimasta chiusa per ore.
Le prime segnalazioni dell’incendio sono arrivate ai centralini dei vigili del fuoco verso le 15. Poco dopo, già verso le 16, la situazione era già critica. Le fiamme, spinte dal forte vento che di pomeriggio spira verso la sommità della collina su cui sorge Tivoli, sono rapidamente salite verso la Tiburtina. Non essendoci strade per raggiungere il fronte è stato anche difficile intercettare il fuoco prima delle costruzioni.
Al momento si ignorano le cause dell’incendio, l’area sarà analizzata nei prossimi giorni.
Il rogo si è allargato, minacciando diversi edifici. Sul posto hanno operato una ventina di squadre tra vigili del fuoco e varie associazioni di protezione civile della zona. A metà pomeriggio sono intervenuti anche tre elicotteri.
