Sardegna, assalto a cisterna: commando armato obbliga l'autista a rovesciare il latte

Domenica 24 Febbraio 2019 di Mario Ajello
Sardegna, assalto a cisterna: commando armato obbliga l'autista a rovesciare il latte
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Nessuna tregua nel giorno del voto per le regionali in Sardegna da parte dei pastori sardi che protestano per il prezzo del latte. Stamattina nei pressi di Orune (Nuoro), due uomini armati e mascherati hanno assaltato un'autocisterna del latte che stava per essere trasportato al caseificio dei fratelli Pinna di Thiesi (Sassari). I due hanno costretto l'autista a fermarsi e a sversare il latte sull'asfalto, poi hanno fatto perdere le loro tracce.

Intanto, dieci pastori sono stati indagati per i blocchi stradali ma nel nuorese le proteste anche ieri sono continuate: decine di litri di latte versati sulle carreggiate. "E finché il latte non ce lo pagano un euro al litro, continueremo con le manifestazioni", il grido di battaglia è questo. c'è. E qualche  testa calda c’è, anche se i leader della protesta - che è molto frastagliata  però - hanno garantito a Salvini che tutto sarebbe andato liscio nel giorno del voto. L’assalto nei pressi del caseificio Pinna stamane dice invece che la situazione può degenerare. E la giornata elettorale è ancora lunga. 

La rivolta dei pastori è esplosa nel pieno di una campagna elettorale fiacca e ha occupato la ribalta. Riuscendo anche a compiere un mezzo miracolo: diventare il pensiero unico o quasi di tutti gli aspiranti governatore, concordi sulla necessità di intervenire presto e bene. Ma divisi su come raggiungere l'obiettivo. Con attacchi feroci e scambi di accuse tra i diversi schieramenti.

Tra i sette candidati in corsa - Solinas (centrodestra), Massimo Zedda (centrosinistra), Francesco Desogus (M5s), Paolo Maninchedda (Pds), Mauro Pili (Sardi Liberi), Andrea Murgia (Autodeterminatzione) e Vindice Lecis (Sinistra sarda) - la competizione è anche sulla capacità ad intercettare il voto dei pastori, con il suo largo indotto, e la popolazione della Sardegna, disseminata di cartelloni e striscioni  di sostegno alla lotta, è tutta dalla parte di questi piccoli imprenditori.

Se i pastori dovessero voltare le spalle a Salvini, che si sta molto spendendo per loro, la vittoria annunciata del centrodestra potrebbe avrebbe qualche ostacolo. E dunque la variabile pastori, che pendono  sul lato della Lega ma è gente insondabile, avrà il suo peso.  Ma al momento c’è da evitare che il voto diventi l’occasione per tafferugli. E qualcosa è già accaduto.

Ultimo aggiornamento: 18:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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