Renzi: il ponte sullo stretto? Certo che si farà. Ma prima le emergenze

Sabato 21 Novembre 2015
Matteo Renzi
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«Certo che si farà, il problema è quando». Lo dice il premier Matteo Renzi nel libro di Bruno Vespa Donne d'Italia, a proprosito del ponte sullo stretto di Messina. «Ora, prima di discutere del ponte, sistemiamo l'acqua di Messina, i depuratori e le bonifiche. Investiamo 2 miliardi nei prossimi cinque anni in Sicilia per le strade e le ferrovie. E poi faremo anche il ponte».



«A Messina - dice Renzi - abbiamo mandato l'esercito con le autobotti perché mancava l'acqua e le autorità locali non riuscivano a risolvere il problema. Ora investiamo 2 miliardi nei prossimi cinque anni in Sicilia per le strade e le ferrovie», aggiunge il presidente del Consiglio. «E poi faremo anche il ponte, portando l'alta velocità finalmente anche in Sicilia e investendo su Reggio Calabria, che è una città chiave per il Sud. Dall'altra parte dobbiamo finire la Salerno - Reggio Calabria. Quando avremo chiuso questi dossier, sarà evidente che la storia, la tecnologia, l'ingegneria andranno nella direzione del ponte, che diventerà un altro bellissimo simbolo dell'Italia. Ma primum vivere, avrebbero detto i latini. Ora abbiamo le autobotti per Messina. Poi penseremo al resto. Con un'avvertenza».



E qui Renzi si toglie un sassolino. «Noi, i soldi per la Sicilia, non li facciamo spendere ai soliti.
Facciamo pulito. Abbiamo già iniziato, del resto. Non sono solito guardare dal buco della serratura delle intercettazioni. Ma scoprire che i dirigenti dell'Anas corrotti si dicono »Sbrighiamoci, perchè Renzi qui vuole cambiare tutto« mi conferma in ciò che stiamo facendo con il nuovo presidente Armani. In certe strutture la rottamazione è ancora poco: occorre disintegrare e disinfettare».
Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 15:07

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