Olimpiadi Roma, il no è ufficiale. Raggi: sarebbe irresponsabile

Mercoledì 21 Settembre 2016
Raggi
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«È da irresponsabili dire sì a questa candidatura. Non abbiamo mai cambiato cambiato idea, non ipotechiamo il futuro di Roma.

Con queste Olimpiadi ci chiedono di fare altri debiti per i romani: noi non ce la sentiamo. I soldi che si spendono sono dei romani, non ce lo dimentichiamo». Così il sindaco Virginia Raggi ha ufficializzato il noalla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024. 


«Diciamo no alle Olimpiadi del mattone, dei gusci vuoti. Non lo vogliamo», ha aggiunto Raggi. «Noi stiamo pagando ancora i debiti delle Olimpiadi del 1960». «Le Olimpiadi sono un assegno in bianco che firmano le città ospitanti: ciò lo dice l'Università di Oxford in uno studio. Le Olimpiadi sono un sogno che diventa incubo. Non abbiamo dati di Rio ma abbiamo negli occhi le immagini degli abitanti di Rio». «Le Olimpiadi servono ai comitati d'affari non ai cittadini, noi siamo per lo sport ma non per queste Olimpiadi», ha aggiunto.

«Noi siamo propositivi, abbiamo progetto ambizioso, vogliamo restituire servizi alla città, il 70 per cento dei romani ha già detto no a queste Olimpiadi durante il ballottaggio delle elezioni amministrative». «Anche Boston, Amburgo e Madrid non hanno voluto ipotecare il futuro dei loro cittadini, io faccio la stesa valutazione: queste Olimpiadi non sono sostenibili, portano solo debiti».

«Nel 2012 Monti disse che non potevamo permetterci le Olimpiadi e la sua posizione fu ritenuta responsabile, oggi con dati economici evidentemente peggiorati, le Olimpiadi sono diventati affare. E il Pd ha cambiato bandiera», ha aggiunto sottolineando: «Ricordo inoltre che il no di Monti nel dibattito della stampa fu liquidato in 20 minuti».

«È stata già depositata una mozione che rappresenta l'impegno per sindaco e giunta a ritirare la candidatura. Sarà l'assemblea capitolina a decidere», ha spiegato Raggi.


Raggi ha poi dato la sua versione del mancato incontro con il numero uno del Coni, andato via furioso dal Campidoglio dopo averla attesa 35 minuti (Raggi ha parlato di «qualche minuto di ritardo»): «Ho incontrato Malagò durante la campagna elettorale. Purtroppo oggi ho fatto tardi per un imprevisto. Dispiace che il presidente del Coni se ne sia andato via proprio mentre io stavo entrando in Campidoglio». Comunque, ha chiosato, «incontrermo Malagò sugli Europei, noi siamo aperti al dialogo non ci saranno preclusioni su questo».

Il sindaco, durante la conferenza stampa, ha risposto anche sulla carica ancora vacante di assessore al Bilancio: «Molto presto. A breve lo faremo», si è limitata a dire. Quanto alle tensioni nel M5S sulla sua posizione tentennante sulle Olimpiadi ha replicato: 
«Non credo di aver mai tentennato sui Giochi. Abbiamo sempre detto un no chiaro e deciso».

E il vicesindaco di Roma Daniele Frongia ha sottolineato: «Le città straniere che hanno detto no alla candidatura Olimpica non hanno avuto ritorsioni da parte dei governi regionali e nazionali. Spero qui sarà lo stesso». «Il nostro no comporta un danno erariale? Il danno erariale c'è stato ma per tutte le opere incompiute dei grandi eventi del passato», ha aggiunto. «Un danno erariale c'è stato per i Mondiali di Nuoto, per la Vela, e per tutti i grandi eventi passati fatti a Roma».

Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 07:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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