Giulia Cecchettin, il post della Polizia contro i femminicidi scatena la bufera: migliaia i commenti delle donne

Sull'account Instagram della Polizia di Stato sono stati condivisi i versi della poesia dell’attivista peruviana Cristina Torres Caceres, e scatta la polemica

Venerdì 24 Novembre 2023
Il post della Polizia contro i femminicidi travolto dalle critiche: migliaia i commenti delle donne

Sull'account Instagram ufficiale della Polizia di Stato è stato pubblicato un verso della poesia dell’attivista peruviana Cristina Torres Caceres, diventata virale dopo il femminicidio di Giulia Cecchettinla 22enne veneta per il cui omicidio è accusato l’ex fidanzato Filippo Turettacondiviso per prima dalla sorella Elena. «Se domani sono io, se domani non torno, mamma, distruggi tutto.

Se domani tocca a me, voglio essere l'ultima». Ai versi è aggiunto il commento: «Questi i versi ci ricordano, oggi più che mai, l'importanza di essere uniti nel combattere la violenza sulle donne. Ricordate, se #questononèamore non siete sole. Insieme per l'eliminazione della violenza di genere».

Post della Polizia contro il femminicidio travolto dalle critiche

Ma l'effetto non è stato quello che si aspettava chi ha condiviso la poesia. Sotto al post sono state migliaia le reazioni soprattutto di donne che raccontano la loro esperienza e di quanto fosse stato difficile, per loro, essere credute, denunciare, ottenere aiuto. Per molte denunciare è stata un'esperienza da cancellare per la poca empatia che hanno trovato con le forze dell'ordine e per le risposte che hanno dovuto ascoltare alle loro parole: «non possiamo fare niente», e un'altra dice: «Potete stare al telefono finché non arrivo a casa?. Non possiamo tenere le linee occupate. Sono stata fortunata. Le volte dopo non ho chiamato voi», riferisce un’utente. «Vi ringrazio per quella volta in cui quando mi sono rivolta a voi, perché un uomo che non conoscevo mi stava seguendo in strada e mi avete risposto che era meglio che non camminassi da sola nelle vie buie e isolate. Peccato che fossero le 18:00 e di gente ce n’era per le strade, ciò non ha impedito a quell’uomo di intimidirmi e subire catcalling. Ma il problema evidentemente ero io che mi stavo facendo gli affari miei, non lui», commenta un'altra. 

Le reazioni web

C'è poi chi commenta riportando alla memoria fatti di cronaca nera noti. Sono davvero tanti gli utenti che hanno voluto lasciare la loro esperienza come risposta al post: «Quando sono stata trascinata in un parcheggio di forza e sono venuta a denunciare mi avete apostrofato come "quella a cui hanno dato un boffetto sul sedere". Mi avevano trascinato di peso in un parcheggio. Mi avete chiesto com'ero vestita. Avete tentato di dare la colpa a un centro sociale poco distante per avere una scusa per chiuderlo». E ancora: «Quando vi ho chiamati perché il mio fidanzato (ormai ex) mi stava prendendo a calci e aveva tentato di soffocarmi in macchina siete venuti e non avete fatto niente, avete creduto alle sue parole da bravo manipolatore e ve ne siete andati, lasciandomi lì da sola con il mio carnefice». 

E c'è anche chi racconta di aver chiamato le forze dell'ordine per denunciare un fatto di violenza a cui aveva assistito: «Ho chiamato voi quando un uomo prendeva a schiaffi la fidanzata fuori dalla metro, mi è stato risposto: "Eh, ma ora che usciamo avranno finito"»

I commenti i sono oltre 3000 e c'è chi da alle forze dell'ordine anche la colpa della morte di Giulia Cecchettin: «Giulia sarebbe ancora viva, se voi aveste svolto il vostro lavoro in maniera adeguata intervenendo immediatamente dopo la chiamata del testimone che ha sentito le sue urla»

Ultimo aggiornamento: 12:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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