Scomparsi, in un anno in Italia perse le tracce di oltre 5 mila persone

Mercoledì 6 Aprile 2016
Scomparsi, in un anno in Italia perse le tracce di oltre 5 mila persone
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Crescono le persone scomparse in Italia: al 31 dicembre 2015 sono 34.562 (il monitoraggio parte dal 1974), ben 5.328 in più rispetto al 31 dicembre 2014. La maggior parte sono stranieri (25.857 contro gli 8.705 italiani) e minorenni (21.240, di cui 19.328 stranieri).

I dati emergono dall'ultima relazione semestrale del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, presentata oggi al Viminale dal sottosegretario all'Interno, Domenico Manzione e dal commissario straordinario, prefetto Vittorio Piscitelli. La relazione segnala anche un aumento delle denunce di scomparsa (passate da 149.036 a 166.280 tra il 2014 ed il 2015) e delle persone rintracciate (131.718, 11.916 in più rispetto al 2014). La principale motivazione della scomparsa è l'allontanamento volontario, che riguarda in particolare i minori stranieri dai centri di accoglienza. Il Lazio è la regione dove si registra il maggior numero di scomparsi (7.089), seguita dalla Sicilia (6.362) e dalla Lombardia (3.562).

Il Commissario si occupa anche dei cadaveri non identificati: sono 1.819, tra i quali 1.118 migranti recuperati sulle coste a seguito di naufragi. Manzione segnala il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati scomparsi, «cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi anni. Si tratta di ragazzi difficili da controllare perchè sono ospitati in strutture non reclusive e sono liberi di allontanarsi. Negli ultimi due anni il 30% di questi minori è stato recuperato, sottraendoli così agli appetiti della criminalità organizzata, allo sfruttamento sessuale e lavorativo».

N+ormalmente, evidenzia la relazione, una volta identificati, gli extracomunitari minorenni vengono presi in carico dalle comunità.
Molti di quelli che si allontanano dalle strutture non sono più rintracciabili e anche quando vengono rintracciati forniscono sistematicamente false generalità per non essere individuati e così il numero degli scomparsi finisce per moltiplicarsi. A fronte di un'attività intensa, causata dalla continua crescita del fenomeno, l'ufficio del Commissario Piscitelli può contare su sole 18 unità di personale. Si tratta di un organico, sostiene il prefetto, che non «può più essere considerato adeguato e ci sono gravi carenze anche di dotazioni strumentali e finanziarie».
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 20:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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