Il Papa alla messa di Natale: «Superare ingordigia ed egoismi, troppi senza pane»

Lunedì 24 Dicembre 2018 di Franca Giansoldati
Il Papa alla messa di Natale: «Superare ingordigia ed egoismi, evitare il burrone della mondanità»
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Città del Vaticano - «Davanti alla mangiatoia, capiamo che ad alimentare la vita non sono i beni, ma l’amore; non la voracità, ma la carità; non l’abbondanza da ostentare, ma la semplicità da custodire». Con una liturgia segnata dai colori bianco e oro, in segno di gioia, purezza e regalità, Papa Francesco celebra la solenne messa del 25 dicembre nella basilica di San Pietro andando alle fonti del mistero del Natale.

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Il pontefice ricorda che Betlemme significa casa del pane. «Dio sa che abbiamo bisogno di cibo per vivere. Ma sa anche che i nutrimenti del mondo non saziano il cuore. Nella Scrittura, il peccato originale dell’umanità è associato proprio col prendere cibo: prese del frutto e ne mangiò, dice il libro della Genesi. Prese e mangiò. L’uomo è diventato avido e vorace. Avere, riempirsi di cose pare a tanti il senso della vita. Un’insaziabile ingordigia attraversa la storia umana, fino ai paradossi di oggi, quando pochi banchettano lautamente e troppi non hanno pane per vivere”.

Ecco che allora Betlemme diventa, simbolicamente, la svolta per cambiare il corso della storia. «Lì Dio, nella casa del pane – spiega il Papa - nasce in una mangiatoia. Come a dirci: eccomi a voi, come vostro cibo. Non prende, offre da mangiare; non dà qualcosa, ma sé stesso. Se la accogliamo, la storia cambia a partire da ciascuno di noi. Perché quando Gesù cambia il cuore, il centro della vita non è più il mio io affamato ed egoista, ma Lui, che nasce e vive per amore». Poi Papa Francesco pone ai cristiani che affollano la basilica e a quelli che sono collegati in mondovisione alcune semplici domande: «Riesco a fare a meno di tanti contorni superflui, per scegliere una vita più semplice? A Chiediamoci: a Natale spezzo il mio pane con chi ne è privo?».

La riflessione che ne segue è piena di amarezza. «La strada, anche oggi, è in salita: va superata la vetta dell’egoismo, non bisogna scivolare nei burroni della mondanità e del consumismo».

La ripresa televisiva della cerimonia avviene nello standard 4K HDR che permette un altissimo livello qualitativo delle immagini attraverso nove moderne telecamere dislocate fra l’interno e l’esterno della Basilica, a disposizione di tutti gli operatori televisivi internazionali collegati via satellite al circuito EBU.

Ultimo aggiornamento: 25 Dicembre, 12:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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