Città del Vaticano - Papa Francesco con una mossa a sorpresa ha commissariato l'associazione laicale di Comunione e liberazione, Memores Domini, la nota realtà religiosa dalla quale provengono anche Roberto Formigoni e le tre laiche che da sempre seguono il Papa emerito e lo accudiscono occupandosi della sua persona, della corrispondenza, della conduzione del monastero Mater Ecclesiae.
Santoro, tra i principali "costituenti" del movimento di Comunione e Liberazione in Puglia negli anni Ottanta, fu inviato da don Luigi Giussani (fondatore di Cl) quale missionario "fidei donum" in Brasile prima di essere richiamato da Benedetto XVI come arcivescovo di Taranto, la città che a ottobre ospiterà la settimana sociale dei cattolici italiani.
In qualità di delegato speciale del Papa a far data dal 25 settembre «assumerà temporaneamente, ad nutum della Sede Apostolica, con pieni poteri, il governo dell'Associazione» dei Memores Domini, «al fine di custodirne il carisma e preservare l'unità dei membri. Simultaneamente, decade l'attuale governo generale dell'Associazione». Il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita ha contestualmente nominato il gesuita Gianfranco Ghirlanda, noto canonista, «assistente pontificio per le questioni canoniche relative alla medesima Associazione».
I membri dei Memores (sia del ramo maschile che femminile) vivono i precetti di povertà, castità e obbedienza avendo come obiettivo la «memoria tendenzialmente continua del Cristo» e avendo come ambito di apostolato il mondo del lavoro. L'associazione è stata riconosciuta dal Pontificio Consiglio per i Laici nel 1988.
Gli aderenti, oltre all'osservanza di questi voti vivono in comunità e condividono momenti di spiritualità, di preghiera, di vita in comune. A seguire ogni comunità è un sacerdote. Attualmente i Memores Domini sono circa 1500 in tutto il mondo.