Città del Vaticano Ogni uomo sulla terra «ha diritto ad essere liberato dalla povertà e dalla fame». Ogni uomo sulla terra «deve poter usufruire del pane quotidiano». Le parole di Papa Bergoglio risuonano alla 40esima conferenza della Fao dove vengono ripresi i principi contenuti nella Evangelii Gaudium. Francesco punta il dito contro l'egoismo di fondo che, a livello internazionale, ha finora impedito di raggiungere gli obiettivi proposti.
«Siamo tutti consapevoli che non basta l’intenzione di assicurare a tutti il pane quotidiano, ma è necessario riconoscere che tutti ne hanno diritto e ne debbono quindi usufruire. Se i continui obiettivi proposti restano ancora lontani, dipende molto dalla mancanza di una cultura della solidarietà che non riesce a farsi strada nelle attività internazionali, che rimangono spesso legate solo al pragmatismo delle statistiche o al desiderio di un’efficienza priva dell’idea di condivisione». Come dire che la lotta alla povertà e alla denutrizione restano impigliate nei troppi dibattiti e nelle scarse azioni efficaci. Papa Bergoglio ha inviato alla sede della Fao un lungo messaggio che stamattina è stato letto dal cardinale Pietro Parolin.
«Quando un Paese non è n in grado di dare risposte adeguate perchè non lo permette il suo grado di sviluppo, le sue condizioni di povertà, i cambiamenti climatici o le situazioni di insicurezza, è necessario che la FAO e le altre Istituzioni intergovernative siano messe in grado di intervenire specificamente per intraprendere un’adeguata azione solidale" contro la fame e la malnutrizione». A margine della conferenza Parolin ha avuto un breve colloquio con il premier Paolo Gentiloni.
Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 02:43
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Siamo tutti consapevoli che non basta l’intenzione di assicurare a tutti il pane quotidiano, ma è necessario riconoscere che tutti ne hanno diritto e ne debbono quindi usufruire. Se i continui obiettivi proposti restano ancora lontani, dipende molto dalla mancanza di una cultura della solidarietà che non riesce a farsi strada nelle attività internazionali, che rimangono spesso legate solo al pragmatismo delle statistiche o al desiderio di un’efficienza priva dell’idea di condivisione». Come dire che la lotta alla povertà e alla denutrizione restano impigliate nei troppi dibattiti e nelle scarse azioni efficaci. Papa Bergoglio ha inviato alla sede della Fao un lungo messaggio che stamattina è stato letto dal cardinale Pietro Parolin.
«Quando un Paese non è n in grado di dare risposte adeguate perchè non lo permette il suo grado di sviluppo, le sue condizioni di povertà, i cambiamenti climatici o le situazioni di insicurezza, è necessario che la FAO e le altre Istituzioni intergovernative siano messe in grado di intervenire specificamente per intraprendere un’adeguata azione solidale" contro la fame e la malnutrizione». A margine della conferenza Parolin ha avuto un breve colloquio con il premier Paolo Gentiloni.