Non c'è il pizzo, non c'è la richiesta di soldi per ottenere protezione. Ma è l'ingresso silenzioso con quote in società apparentemente pulite a stritolare le vittime dei clan di Ostia. Come accaduto a Valerio (nome di fantasia), oggi 38 anni e ne aveva 25 quando un cugino della madre gli offrì l'affare della vita: acquistare il 20% di una società ben avviata, un'autorimessa nel cuore di Ostia. «Oggi sono rovinato e vivo nel terrore - dice - ho perso 130mila euro, risparmi di...
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