Tensione e lancio di bombe carta in Val di Susa nel corso di un corteo No Tav. I manifestanti - circa trecento - sono partiti dall'abitato di Giaglione e hanno tentato di forzare, lungo il sentiero verso la Valle Clarea, un cancello che blocca il passaggio verso la zona dei Mulini, dove da settimane I No Tav mantengono un presidio. Le forze dell'ordine hanno risposto lanciando dei lacrimogeni.
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Un centinaio le bombe carta lanciate dai No Tav nel corso della dimostrazione di oggi nei paraggi del cantiere. È quanto riferiscono fonti tra le forze dell'ordine.
«Ancora una manifestazione No Tav che degenera, con momenti di grandissima tensione. Bombe carta e sassaiole contro le forze dell'ordine - alle quali va la nostra solidarietà - e contro il cantiere in Val di Susa: un agente ferito e tanta paura. I soliti estremisti che con la scusa dell'ecologismo radical chic ne approfittano per sistematiche azioni di violenza e intolleranza». Lo afferma in una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.
«Un governo cieco e sordo. Unica risposta a chi si oppone al Tav?I lacrimogeni». Cosìsu Fb la consigliera regionale di M5S Piemonte, Francesca Frediani, a proposito delle tensioni che si sono verificate questo pomeriggio in Valsusa durante la manifestazione promossa dai No Tav. «Non è cambiato nulla, nonostante la pandemia che ha stravolto le nostre vite e indicato le vere priorità.Che tristezza, che vergogna», aggiunge sui social la consigliera pentastellata.