Lega nord: chiudere la moschea irregolare aperta a Imola

Lunedì 8 Settembre 2014
Lega nord: chiudere la moschea irregolare aperta a Imola
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A Imola dovremmo partire dalla legalit andando a chiudere la moschea irregolare che la comunit islamica ha aperto alcuni anni fa in un capannone della nostra area industriale in via Ercolani». È quanto scrive, in una nota, il segretario del Lega Nord imolese, Daniele Marchetti che esprime anche «apprezzamento» per le parole del Vescovo della città, Tommaso Ghirelli che, nei giorni scorsi, ha dichiarato che «o i musulmani condannano gli atti di crudeltà dell'Islam, o se ne vadano dalle nostre terre».



A giudizio dell'esponente del Carroccio, nell'area dove sorge la struttura adibita a moschea, «secondo il Regolamento Urbanistico Edilizio del Comune di Imola, non possono essere presenti dei luoghi di culto, normativa che viene raggirata nascondendo tutto dietro ad un finto centro culturale. Visitando il sito internet del cosiddetto centro culturale - aggiunge Marchetti - è ben leggibile però, che tale luogo viene definito da loro stessi moschea con tanto di orari di preghiera pubblicati». Quindi, prosegue il segretario imolese della Lega Nord, «siamo di fronte ad una chiara violazione del regolamento urbanistico. L'Amministrazione Comunale, anzichè far finta di nulla dovrebbe intervenire immediatamente, ma se ciò non accadrà la Lega Nord sarà pronta a dare battaglia già dalle prossime settimane».



Secondo Marchetti, ancora, le parole del Vescovo di Imola «hanno certamente scosso parecchie coscienze e come Lega Nord esprimiamo tutto il nostro apprezzamento per queste parole. Il nostro movimento - aggiunge - ha sempre tenuto la guardia alta nei confronti dell'Islam, per il semplice fatto che in questa cultura ci sono troppi lati oscuri. È veramente incredibile e preoccupante che alla luce dei fatti che stanno accadendo in Iraq per mano dell'Isis, non si sia levata nemmeno una voce di indignazione da parte di un membro della comunità islamica imolese, al contrario invece - argomenta - leggiamo con preoccupazione sui social network, sempre più commenti di molti giovani figli di immigrati nati e cresciuti nella nostra città, che sembrano esprimere una certa simpatia per i fondamentalisti islamici. Crediamo che la situazione non sia da sottovalutare - chiosa l'esponente del carroccio - e la nostra comunità dovrebbe piantare dei paletti ben precisi in difesa dei nostri valori».
Ultimo aggiornamento: 22:31

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