Milano, su Publitalia i pm chiedono l'archiviazione per Berlusconi

Venerdì 27 Ottobre 2017
Milano, su Publitalia i pm chiedono l'archiviazione per Berlusconi
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La Procura di Milano ha chiesto l' archiviazione delle accuse di frode fiscale e appropriazione indebita contestate a Silvio Berlusconi in uno stralcio dell' inchiesta nella quale Fulvio Pravadelli, ex ad ed ex vicepresidente di Publitalia, la concessionaria di pubblicità del gruppo Mediaset, ha già patteggiato un anno. La richiesta di archiviazione riguarda anche Giuliano Adreani, ex presidente di Publitalia. L'istanza dei pm Giordano Baggio e Mauro Clerici dovrà essere vagliata dal gip.

I pm Giordano Baggio e Mauro Clerici, infatti, avevano chiuso lo scorso gennaio il nuovo filone di indagini a carico dell'ex premier, in vista, da quanto si era saputo all'epoca, della richiesta di rinvio a giudizio, ma poi gli inquirenti hanno valutato di chiedere l'archiviazione dei due reati contestati. La Procura, in particolare, contestava al leader di FI di aver «assicurato» la «corresponsione da parte di Publitalia» di «un vitalizio» per un totale di oltre 12 milioni di euro a due suoi amici, Alberto Bianchi, amministratore di una società di intermediazione pubblicitaria, e Romano Luzi, titolare di un'altra società, con un presunto giro di false fatture. Nel luglio 2016, tra l'altro, i pm milanesi avevano chiuso le indagini a carico di Pravadelli (che ha poi patteggiato) e altre sette persone. Tra loro anche Alberto Bianchi, amico di vecchia data del leader di Forza Italia e titolare della società milanese New Pubbligest e presunto mediatore.

Secondo l'ipotesi della Procura, Publitalia, tra il 2008 e il 2013 e con l'ok di Pravadelli, avrebbe pagato, con un meccanismo di false fatture emesse dalla società di Bianchi, provvigioni per operazioni inesistenti al presunto mediatore, che svolgeva l'attività di promotore per spazi pubblicitari.
Col presunto giro di fatture false e con i soldi che sarebbero usciti dalle casse di Publitalia, Berlusconi, indagato in qualità di «fondatore del gruppo Fininvest», avrebbe «determinato» Pravadelli per far ottenere il pagamento di oltre 6,6 milioni di euro a Bianchi e di circa 5,8 milioni a Luzi, attraverso fatture per operazioni inesistenti. I fatti contestati all'ex premier vanno dall'inizio del 2009 al 2013. Ora dopo la richiesta della Procura dovrà esprimersi un gip.
Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 13:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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