Rintracciati a Pistoia gli autori dell'aggressione all'immigrato.
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«È stata una goliardata - hanno detto in sostanza agli investigatori -, non ci sono dietro motivi ideologici». I due frequentano le medie e sono italiani. Abitano con le famiglie a Pistoia, una delle quali vive in un alloggio popolare. La pistola scacciacani è del padre di uno di loro ed è stata trovata, senza il tappo rosso obbligatorio, durante le perquisizioni a casa. Trovati insieme all'arma anche 200 colpi a salve. Il 2 agosto hanno preso la scacciacani. Prima di transitare nei pressi della chiesa di Vicofaro, avevano fatto una sessione di spari a salve in un terreno dietro una palestra, per passare il tempo. Poi, spostandosi in bicicletta, hanno incrociato il migrante, il gambiano Buba Ceesay che si stava allenando, e hanno esploso i colpi.
Diversi testimoni hanno visto i due tredicenni sia nelle vicinanze della palestra dove erano andati a sparare in un'area esterna, sia nei pressi della chiesa di Vicofaro. È grazie a questi racconti che la polizia è riuscita a individuarli. Utili anche le immagini di alcune telecamere nei paraggi e vari sopralluoghi, fra cui quello in cui sono stati ritrovati i due bossoli nei dintorni della chiesa di Vicofaro.
L'arma usata potrebbe essere una scacciacani di ultima generazione ma saranno fatti accertamenti specifici: come le altre scacciacani non è offensiva, serve a spaventare, ma ci sono modelli recenti che hanno tutti i meccanismi di una pistola normale tranne lo sparo. Tra i congegni c'è lo scarico all'esterno dei bossoli per questo sono stati trovati in terra quelli sparati. I due ragazzi non sono imputabili poiché minori di 14 anni. La questura di Pistoia ha trasmesso gli atti alla procura minorile di Firenze che potrebbe attivare provvedimenti di tipo civile o amministrativo. A breve la polizia sentirà i genitori di entrambi i ragazzi.