Dopo “l’invasione” non concordata a Bardonecchia, ora anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu prova a fare lo sgambetto all’Italia. Niente di premeditato, solo qualcosa che lo levi dall’impaccio di gestire oltre 16 mila migranti non graditi nel suo paese. Ma l’accordo con l’Onu per “la relocation” di un gruppo di richiedenti asilo senza diritto, arriva come la navicella cinese sulla Pasquetta italiana. Immediata e rigida la reazione della Farnesina che, questa volta non tenta neanche...
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