Migranti Diciotti a Rocca di Papa, abitanti in rivolta: «Non li vogliamo, portano malattie»

Lunedì 27 Agosto 2018
Migranti Diciotti a Rocca di Papa, abitanti in rivolta: «Non li vogliamo, portano malattie»
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Dalla nave 'Diciottì al centro di accoglienza 'Mondo Migliorè di Rocca di Papa, alle porte di Roma. Poi il trasferimento nelle tante diocesi italiane che hanno dato disponibilità: Torino, Brescia, Bologna, ma anche Agrigento, Cassano allo Jonio, Rossano Calabro, fa sapere la Cei. Oggi c'è stata una riunione al Viminale per preparare la partenza dei migranti verso il centro di accoglienza di Rocca di Papa (Roma). Già domani pomeriggio i pullman potrebbero prelevare gli stranieri dall'hotspot di Messina, dove si trovano, e mettersi in viaggio per il Lazio. La capienza del centro gestito dalla cooperativa Auxilium è di 500 posti. Fino allo scorso anno era lo Stato italiano a pagare i costi di accoglienza. 


Nel 2017 è stata rifatta la convenzione stabilendo che metà degli ospiti siano a carico della Chiesa attraverso i Padri oblati di Maria. Coloro che sono giunti sulla Diciotti rientrano in questa categoria. Lo Stato dovrà provvedere esclusivamente alle spese del trasferimento dalla Sicilia per il quale si stano reperendo i mezzi. Rocca di Papa non sarà comunque la destinazione definitiva dei migranti che saranno in seguito smistati in centri gestiti dalle diocesi secondo il modello già sperimentato dei corridoi umanitari. «Mi sta commuovendo - commenta il presidente della Cei, cardinal Gualtiero Bassetti - il fatto che da tutte le Chiese d'Italia mi giungono telefonate e messaggi di vescovi» per una soluzione che «risponde a criteri umanitari: era scandaloso - aggiunge - assistere senza fare qualcosa per aiutare». Sei richiedenti asilo saranno accolti dalla Diocesi di Brescia e ospitati in strutture della Caritas, annuncia il vescovo di Brescia, monsignor Antonio Tremolada che spiega: «Siamo di fronte ad un caso inedito perché tutti i costi saranno a carico della Cei, e la procedura non beneficia dei famosi 35 euro al giorno». Il primo passaggio per un centinaio di migranti sbarcati dalla Diciotti sarà dunque ai Castelli Romani.

Il sindaco di Rocca di Papa, il civico Emanuele Crestini, apre le braccia, mentre sui social i suoi concittadini protestano: «non li vogliamo, portano malattie e criminalità». Il primo cittadino, però, tira dritto: «Questa mattina ho inviato una lettera al Santo Padre - spiega - con la quale ho ricordato che Rocca di Papa è sempre stata pronta ad accogliere e a sostenere coloro che si trovano in difficoltà». 'Mondo Migliorè, sottolinea, è del resto «uno dei migliori centri d'accoglienza d'Europa» dove - parola di papa Francesco in persona - «cominceranno a imparare la lingua e a essere migranti integrati». Inaugurato nel 1957 da Pio XII, attrezzatissima sede per congressi, ospita un Centro di accoglienza straordinaria per migranti, gestito dalla cooperativa Auxilium. Presto arriveranno anche gli sbarcati dalla 'Diciottì, in attesa di essere redistribuiti sul territorio nazionale. Ma con loro arrivano anche le polemiche, a partire da FdI. Il deputato Marco Silvestroni attacca: «I Castelli hanno già dato: solo un anno fa in questa stessa zona gli immigrati hanno manifestato bloccando la via dei Laghi perché il cibo era 'no buonò. La struttura che dovrebbe accoglierli non mi risulta nei confini dello Stato Vaticano».

Un sentimento che diversi cittadini di Rocca di Papa condividono sui social: «Portano malattie e criminalità, danno fastidio alle donne, la città ha già tanti problemi: se li tenga il Vaticano» la sintesi delle proteste.

Il sindaco però è d'altro avviso: «Si è creata una rete di solidarietà, formata da cittadini e associazioni locali grazie alla quale è stato possibile attivare numerosi progetti di inclusione. Ci stiamo già attivando, in coordinamento con la Prefettura e la cooperativa, per continuare a garantire il massimo controllo sul territorio, per evitare eventuali disagi alla cittadinanza».

Ultimo aggiornamento: 28 Agosto, 10:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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