Migliaia al campo sportivo di Filottrano
​per l'addio a Michele Scarponi

Martedì 25 Aprile 2017
Migliaia al campo sportivo di Filottrano per l'addio a Michele Scarponi

FILOTTRANO - Migliaia di persone al campo sportivo di Filottrano per l'ultimo saluto a Michele Scarponi, il campione di ciclismo travolto e ucciso da un furgone mentre si allenava sulle strade di casa. L'inizio della cerimonia funebre, officiata dall'arcivescovo di Ancona e Osimo Edoardo Menichelli, è iniziata alle 15.30 ma già fin dalla mattina è stato un via vai di amici, ciclisti e tanta gente comune che come ieri al palapsort - dove non meno di 4mila persone hanno reso omaggio all'Aquila di Cantalupo - hanno manifestato il proprio dolore per la scomparsa del campione che lascia la moglie Anna e due gemellini. 
Il feretro all'ingresso al campo sportivo di Filottrano è stato accolto dall'applauso della gente. Nell'omelia il cardinale Edoardo Menichelli ha affermato che «non c'è mai una giorno adatto per morire, ma la morte fa parte di noi, è una nemica ma dobbiamo accettarla. Anche perché la morte non è mai l'ultima parola come ci insegna la Pasqua». E poi è passato a una riflessione su tre concetti che possiamo accomunare alla morte di Michele Scarponi: il diritto al pianto, la speranza e la memoria. 
«Michele è esempio di sacrificio, non per primeggiare, ma per essere compagno; un esempio di collaborazione, dell'essere squadra». Così l'arcivescovo di Ancona-Osimo card. Edoardo Menichelli nell'omelia, concelebrata con altri 5 sacerdoti, ai funerali di Michele Scarponi. Menichelli ha fatto questa osservazione ricordando di aver incontrato il campione e che questi gli aveva confidato «la fatica che si fa» nel correre, nell'essere ciclista. Menichelli ha chiesto a tutti una preghiera per avere il dono della consolazione, per i familiari del campione, la moglie Anna e i due gemellini di neppure 5 anni, che erano presenti alla funzione religiosa, ma anche per i tanti amici e per la comunità di Filottrano. «Consolazione e pacificazione», ha aggiunto, chiedendo una preghiera anche per l'investitore del corridore, falciato sabato scorso da un furgone alle porte di Filottrano, che «porta nel cuore», ha detto, il rimorso di aver «drammaticamente segnato la vita di Michele e della famiglia».



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Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 10:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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