Milano, 16enne frustata dai genitori, la famiglia: «La religione non c'entra, non voleva andare a scuola»

Mercoledì 5 Aprile 2017
Milano, 16enne frustata dai genitori, la famiglia: «La religione non c'entra, non voleva andare a scuola»
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Il Tribunale dei Minori di Milano ha deciso di togliere temporaneamente alla famiglia una ragazza marocchina di 16 anni e di affidarla ad una comunità per i maltrattamenti che a suo dire subiva dai famigliari. Padre, fratello e madre sarebbero arrivati anche a frustarla perché - ha denunciato lei - vestiva e si comportava troppo da «occidentale». Lo riporta oggi la Provincia Pavese, precisando che nei confronti dei parenti è stata avviata un'indagine.

I famigliari si difendono sostenendo che intervenivano sulla figlia con severità solo per il suo comportamento a loro avviso molto riprovevole: non voleva più andare a scuola, rientrava tardi, si vestiva in modo eccessivo. Di certo però la ragazza è finita in ospedale per contusioni multiple, e per questo ha presentato denuncia. I giudici, in attesa dell'accertamento dei fatti, hanno deciso di affidarla provvisoriamente a una comunità, mentre il padre, la madre e il fratello della sedicenne sono indagati dalla Procura di Pavia per maltrattamenti e lesioni.

L'iscrizione nel registro degli indagati deriva dal fatto che alla ragazzina erano state diagnosticate lesioni guaribili in più di 20 giorni ed è quindi scattata la procedibilità d'ufficio. Il legale della famiglia, Pierluigi Vittadini, attende che i suoi assistiti siano convocati per un interrogatorio e ribadisce che «la religione non c'entra» mentre i tre negano i maltrattamenti.

I genitori, tramite il loro avvocato, sostengono infatti di aver sgridato la figlia «per le assenze da scuola. Non voleva andarci ed era anche stata bocciata. La madre la rimproverava anche perché usciva la sera e rincasava molto tardi - ha spiegato il legale -. Comportamenti ribelli adolescenziali che venivano contestati dalla famiglia, ma la religione o l'abbigliamento "alla occidentale" non c'entrano nulla. I miei assistiti negano inoltre di averle mai dato cinghiate».

La ragazza aveva denunciato la sua situazione dopo essere stata curata al Pronto Soccorso di Pavia per contusioni multiple ed escoriazioni. In seguito alla denuncia il Tribunale dei Minori di Milano ha disposto per lei l'allontanamento dalla famiglia. «I genitori sono sconcertati» ha ribadito l'avvocato. La ragazza al momento si trova in una comunità.

Per il Tribunale dei Minori di Milano, la denuncia, accompagnata da un referto medico per contusioni multiple con prognosi di 31 giorni, è da considerarsi «attendibile». «È una storia purtroppo ordinaria, come ne vediamo tante, in cui c'entra il fattore culturale e il conflitto tra una ragazzina nata in Italia e che vuole vivere come le sue amiche e una famiglia "tradizionalista" che impone la sua educazione con una violenza fisica e soprattutto morale», ha spiegato il procuratore del Tribunale per i Minori di Milano, Ciro Cascone, «Il fattore religioso è solo un aspetto di quello culturale».

«È una brutta storia, purtroppo non la prima e non l'unica nel nostro Comune» che vede coinvolta «una famiglia musulmana con problemi nel gestire adolescenti femmine che vogliono occidentalizzarsi»: così il sindaco del paese dove risiedeva la ragazzina picchiata dai famigliari ha commentato con l'Ansa la vicenda di maltrattamenti in famiglia avvenuta nel suo Comune. La famiglia marocchina era già nota ai servizi sociali per problemi economici «ma non pensavamo certo che la situazione potesse diventare così grave. La ragazza ha iniziato ad andare a scuola in un altro paese, voleva iniziare ad avere la sua libertà e il suo stile di vita che contrastava un pò con la loro tradizione». Il sindaco ha incontrato la ragazza dopo la segnalazione arrivata in Comune dal Pronto Soccorso: «Non riusciamo a intervenire prima, si arriva sempre dopo. Questo è un paese mediamente tranquillo ma con ombre nascoste che spesso non vengono viste. Poi deve intervenire il Comune che deve fare un pò la mamma e il papà di tutti».

Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 19:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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