Maltempo, danni per almeno 300 milioni in agricoltura, morte centinaia di animali

Sabato 14 Gennaio 2017
Maltempo, danni per almeno 300 milioni in agricoltura, morte centinaia di animali
Coltivazioni decimate con interi raccolti di ortaggi invernali perduti e danni alle piante da frutta come agrumi e viti crollate sotto il peso della neve ma anche strage di centinaia di animali con la stima dei danni salita ad almeno 300 milioni di euro se si considerano anche le perdite commerciali dovute alle difficoltà di consegna del latte e degli altri prodotti che si sono salvati dal gelo. È quanto emerge dal dossier della Coldiretti sugli effetti di questa ondata di gelo e neve, alla vigilia della nuova perturbazione della prossima settimana. La regione più colpita rimane la Puglia, con danni stimati al momento a più di 110 milioni di euro.

In queste ore gli agricoltori della provincia di Taranto sono impegnati nella raccolta di arance e mandarini prima dell'arrivo della nuova ondata di maltempo. «Gli effetti del freddo - sottolinea la Coldiretti - si sono fatti sentire con un crollo della produzione del latte che si concentra soprattutto al nord», mentre «nel mezzogiorno si cominciano a fare i conti di una vera strage che ha portato solo in provincia di Taranto alla morte in azienda di 270 animali, di cui 115 pecore, 65 bovini, 40 vitelli e 50 agnelli e i numeri sono purtroppo destinati a salire». E negli allevamenti delle aree terremotate, per effetto del maltempo la produzione di latte è scesa del 50%, ma si registra anche un forte aumento degli aborti per lo stress termico a cui sono sottoposti gli animali. In Abruzzo problemi di viabilità ostacolano la consegna delle produzioni che si sono salvate.

In Sicilia, inoltre, alla drammatica situazione delle produzioni orticole si aggiunge la speculazione sul costo del foraggio soprattutto nelle aree interne: una balla di fieno costava 2 euro ed ora arriva anche a 6 euro, prezzo che aumenta ancora per il trasporto. «Nei supermercati - rileva la Coldiretti - sono praticamente dimezzate le consegne di ortaggi invernali sugli scaffali per effetto del maltempo che ha falcidiato i raccolti delle regioni del centro sud dalle quali provengono, in questa stagione, la maggioranza delle produzioni presenti sul mercato. Dalle bietole agli spinaci, dalla lattuga ai cavoli, dai finocchi ai carciofi, dalle zucchine fino alle rape sono disponibili in quantità ridotte sugli scaffali di negozi e supermercati mentre alcune referenze specializzate, come il carciofo spinoso sardo a denominazione di origine sono addirittura introvabili».

Nel sud della Sardegna dove lo si coltiva, infatti, le gelate hanno danneggiato il 60% del raccolto.
Inevitabili i riflessi sulla vendita, in una situazione in cui i prezzi degli ortaggi mediamente triplicano dal campo alla tavola secondo l'analisi della Coldiretti. «E gli effetti - continua l'organizzazione agricola - rischiano di protrarsi nel tempo per i danni strutturali causati alle piante da frutto a causa del peso della neve». Alcuni prodotti però sono già raccolti da tempo, come mele, pere e kiwi e «non sono dunque giustificabili eventuali rincari mentre rialzi alla produzione dovuti all'aumento dei costi di riscaldamento delle serre o alla ridotta disponibilità di alcuni prodotti orticoli danneggiati dalle gelate non possono essere un alibi per speculazioni che danneggiano i produttori agricoli e i consumatori».
Ultimo aggiornamento: 19:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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