L'imprenditore italiano Giulio Lolli latitante da 7 anni arrestato in Libia

Sabato 4 Novembre 2017
L'imprenditore italiano Giulio Lolli latitante da 7 anni arrestato in Libia
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Giulio Lolli, l'imprenditore bolognese ricercato in Italia per il crac di Rimini Yacht e arrestato nei giorni scorsi in Libia, potrebbe essere finito in manette per la sua attività di “polizia marittima”,  ovvero quella di fermare i barconi di migranti diretti verso l'Italia. L'uomo, 52 anni, ex presidente della Rimini Yacht, fallita con un buco milionario, inseguito da due mandati di cattura internazionale e una richiesta di estradizione emesse dalla Procura di Rimini, secondo il suo legale sarebbe stato arrestato proprio in relazione alla sua attività in mare.
«L'attività per evitare gli sbarchi, svolta da Lolli come capitano di una motovedetta al comando di un gruppo di uomini e fatta a titolo di volontariato - spiega l'avvocata Valentina Rossi del Foro di Cosenza alla quale si sono rivolti la moglie libica e il figlio maggiore - potrebbe essere l'ipotesi più plausibile per il fermo del mio cliente. L'arresto nulla ha a che vedere con i processi italiani», ha chiarito la legale che
in questi giorni si è messa in contatto con l'ambasciata italiana a Tripoli e con alcuni amici dell'imprenditore.
Sulla vicenda dell'arresto di Lolli, tuttavia, i punti oscuri sono al momento molti di più rispetto alle certezze. Alcuni media arabi arrivano a ipotizzare legami con non meglio specificate organizzazioni di intelligence.
Lolli, fuggito nel 2010, in Libia si è rifatto una vita, si è convertito all'Islam e ha sposato una giornalista libica di 20 anni più giovane. Gestisce un sito personale dove si definisce «l'ultimo avventuriero», nonché «capitano di corvetta della marina militare».
 
Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 00:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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