Influenza, picco superato: quasi 8 milioni di contagi da ottobre. Ma il virus H1N1 è ancora dominante in Italia

Secondo L'Istituto Superiore della Sanità il Virus H1N1, circolerà fortemente anche nelle prossime settimane

Venerdì 12 Gennaio 2024
Influenza, picco superato: quasi 8 milioni di contagi da ottobre. «Ma il virus H1N1 è ancora dominante in Italia»

La stagione influenzale ha superato ormai il picco, da ottobre ad oggi sono quasi 8 milioni gli italiani che sono stati colpita dall'influenza. Secondo L'Istituto Superiore della Sanità il Virus H1N1, circolerà fortemente anche nelle prossime settimane, sembra essere probabile entro la fine dell'anno il sorpasso dei 14 milioni di casi.

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Il «Virus H1N1»

Nel bollettino dell'ISS: «Tra i virus influenzali, quelli di tipo A risultano largamente prevalenti (99%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09». «Tra i campioni risultati positivi dall'inizio della stagione, il 19% è positivo per Sars-CoV-2, il 12% per Rsv (virus respiratorio sinciziale), il 44% per influenza A, mentre i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori, i dati virologici confermano che i virus influenzali prevalgono tra quelli respiratori circolanti - afferma Simona Puzelli, responsabile della sorveglianza virologica RespiVirNet e curatrice del report virologico - In particolare, tra i virus influenzali di tipo A il sottotipo prevalente è H1N1pdm09, che rappresenta il 77,7% di tutti i virus influenzali identificati finora nella stagione 2023-2024». 

Il picco dei casi: 25-31 Dicembre

Il picco dei casi è stato raggiunto nella settimana che va dal 25 al 31 dicembre e Antonino Bella, il responsabile della sorveglianza epidemiologica RespiVirNet e curatore del bollettino epidemiologico ha detto: «i casi sono in netto calo, ma sempre nella fascia di intensità alta, il numero di casi di sindromi simil-influenzali in Italia.

Nella prima settimana del 2024, infatti, l'incidenza è scesa a 16,5 casi per mille assistiti, mentre nella settimana precedente si era raggiunto il picco con 18,3. Scende anche la proporzione dei campioni positivi ad influenza sul totale dei campioni analizzati (34% contro 46%). Lo affermano i bollettini della sorveglianza RespiVirNet pubblicati oggi. Nell'ultima settimana, i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all'intera popolazione italiana, sono circa 1.027.000 (erano 1.042.200 sette giorni prima) per un totale di circa 6.719.000 casi a partire dall'inizio della sorveglianza».

«L'incidenza è in lieve aumento solo nei bambini al di sotto dei cinque anni in cui l'incidenza è pari a 48,7 casi per mille assistiti (47,5 nella settimana precedente), stabile negli adulti e anziani. Tutte le Regioni e province autonome, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale, tranne la provincia di Bolzano. In cinque Regioni è stata raggiunta la soglia di intensità 'molto altà dell'incidenza (Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Abruzzo, Campania). »Anche se è sempre difficile fare previsioni sull'andamento della stagione, un calo così netto fa pensare che il picco sia stato raggiunto. Sono comunque possibili oscillazioni al rialzo, soprattutto nei bambini, favorite dalla riapertura delle scuole». 

Matteo Bassetti: «Picco raggiunto adesso, sistema sanitario in difficoltà»

Matteo Bassetti ha detto come si sia stato salvifico aver raggiunto il picco in queste settimane perchè il sistema sanitario si stava trovando in netta difficoltà:«Meno male che è stato raggiunto il picco dell' influenza, perché se continuavano a crescere i casi il Servizio sanitario saltava per aria. Siamo in una fase di plateau, ma molto alta e questo non ci rende proprio tranquilli. Anche solo aver raggiunto il picco è positivo, ma ora ci sarà una fase di stabilizzazione e non siamo fuori dalla circolazione dei virus influenzale. Ci vorrà del tempo per avere un ritorno alla pressione normale sui pronto soccorso» 

L'ISS: «vaccinazioni per le categorie a rischio»

Teresa Anna Palamara, che dirige il dipartimento Malattie Infettive dell'Istituto superiore della sanità aggiunge: «Sia i dati epidemiologici che microbiologici sembrano indicare che stiamo superando il picco, anche se è fortemente probabile una circolazione sostenuta anche nelle prossime settimane, facilitata dalla riapertura delle scuole. Continuiamo a raccomandare pertanto le vaccinazioni per le persone più a rischio, ancora utili in vista della coda della stagione che durerà ancora diverse settimane, e una sana prudenza nei comportamenti. Resta valida la raccomandazione di non assumere antibiotici, inutili in caso di infezioni virali, se non su indicazione del proprio medico, e di recarsi al Pronto soccorso solo se strettamente necessario».

Ultimo aggiornamento: 18:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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