Sparò in bocca ad un migrante, ai domiciliari gestore del centro di accoglienza

Mercoledì 22 Novembre 2017
Sbarco di migranti
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Il Tribunale del Riesame di Napoli ha concesso gli arresti domiciliari al 43enne Carmine Della Gatta, accusato di aver tentato di uccidere a colpi d'arma da fuoco il 19enne richiedente asilo del Gambia, Alagiee Bobb. Il fatto si è verificato il 10 novembre scorso nel cortile del centro di accoglienza La Vela di Gricignano d'Aversa, nel Casertano, dove Bobb era ospitato da diversi mesi; il giorno dopo la prefettura di Caserta ha chiuso la struttura disponendo il trasferimento dei 150 richiedenti asilo in altri centri del casertano e della regione.
Con la decisione emessa in serata, i giudici hanno accolto la tesi del legale di Della Gatta, Giovanni Cantelli, che aveva chiesto i domiciliari ritenendo insussistenti le esigenze cautelari; resta però in piedi il grave impianto accusatorio ricostruito dagli inquirenti della Procura di Napoli Nord, che aveva indotto il Gip a disporre la carcerazione preventiva ai danni di Della Gatta.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Marcianise, intervenuti subito dopo il fatto, la sera del 10 novembre scorso, Della Gatta, socio di una delle coop che gestiva il centro, ebbe un violento litigio con Bobb, che poco prima aveva dato fuoco alla sua stanza per protesta; Della Gatta, è emerso, intervenne armato di pistola e fece fuoco colpendo il gambiano alla bocca. La difesa ha sempre sostenuto la legittima difesa, affermando che Della Gatta era stato colpito al volto da una pietra prima di sparare; una versione cui la Procura non ha mai creduto, forte delle testimonianze degli amici di Bobb che erano presenti quella sera, e di alcuni video.
Ultimo aggiornamento: 21:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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