BUDRIO - Hanno messo in campo droni, reparti speciali, tecnologie sofisticate ma non è servito a niente perché Igor Vaclavic, il criminale di Budrio, è riuscito ugualmente a volatilizzarsi e sono ormai sette mesi che non si hanno più sue tracce. Le ricerche hanno mostrato parecchie debolezze, tanto che ora, oltre alla procura ordinaria che indaga su omicidi e scomparsa, è entrata in campo anche la procura militare di Verona e ha aperto un’inchiesta delicata. Riguarda, infatti, gli errori commessi durante le indagini svolte dai carabinieri. E in particolare quelle su un episodio specifico, avvenuto l’8 aprile scorso, che rimane ancora misterioso. Il killer che, in realtà, si chiama Norbert Feher e ha anche molti altri alias, era già braccato dai reparti d’élite dopo aver ucciso il barista di Budrio, Davide Fabbri, un volontario guardiapesca Valerio Ferri, e aver ferito la guardia provinciale di Ferrara Marco Ravaglia. Si aggirava nel bosco di Molinella, tra gli anfratti nel verde, quando si è trovato davanti un posto di blocco composto da tre carabinieri.
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