Il Green pass da venerdì non diventerà obbligatorio solo in uffici, fabbriche e aziende, anche nelle nostre case bisognerà fare i conti con il lasciapassare verde.
Colf, domestici, idraulici ed elettrcisti: il controllo spetta al datore di lavoro
I collaboratori doestici
Il compito di controllare il Green pass a Colf, badanti e baby-sitter è affidato al datore di lavoro. Dunque da venerdì sarà necessario verificare se la collaboratrice o il collaboratore domestico è in possesso del Qr code. Se non lo avrà, in base al nuovo decreto, la famiglia dovrà impedirgli l’accesso al proprio appartamento pena il rischio di andare incontro a una sanzione amministrativa che va da 400 a mille euro. Sanzione che invece va da 600 a 1.500 euro, in caso di controlli, per il lavoratore che dovesse aver presentato un lasciapassare falso e non dovesse averlo affatto.
Idraulici, elettricisti e liberi professionisti
Diverso il discorso per i liberi professionisti e gli artigiani chiamati a svolgere interventi in casa. Gli idraulici, gli elettricisti, i fabbri, i muratori, i tecnici degli elettrodomestici, solo per fare qualche esempio, devono avere il Green pass. Ma il cliente che ha chiamato l’artigiano per compiere una riparazione non è tenuto a verificare che questo sia in possesso del Qr code, in quando non è il suo datore di lavoro. Il cliente può però chiedere a chi è stato chiamato a svolgere un intervento in casa di mostrare il proprio Green pass. Se non dovesse averlo, può impedirgli l’accesso all’appartamento, senza dover pagare il costo fisso della “chiamata”. La ragione: il tecnico non sarebbe in regola con la legge.