Governo, si tratta: Cottarelli in bilico

Mercoledì 30 Maggio 2018 di Diodato Pirone
Si riapre la partita del governo, Cottarelli in stand by
3

L'impennata dello spread. Lo sprofondare delle Borse. E si cambia tutto. O meglio: tutto si riapre nella crisi politica italiana che sembrava arrivata a un punto (quasi) fermo con il tentato governo Cottarelli. Con una improvvisa e rocambolesca inversione di marcia nella serata di ieri il Movimento 5Stelle ha abbandonato il set del film dello scontro con il Quirinale, archiviando le accuse di alto tradimento per Mattarella, e ha cominciato a recitare un copione opposto: «Vogliamo collaborare con il Quirinale», ha detto Luigi Di Maio. 

LEGGI ANCHE ----> L'ipotesi Giorgetti premier

E poi intorno alle 21 ha aggiunto: «Siamo pronti a rivedere la nostra posizione, se abbiamo sbagliato qualcosa lo diciamo, ma ora si rispetti la volontà del popolo perché noi l'Italia la vogliamo salvare. Un maggioranza c'è in parlamento, fatelo partire quel governo, basta mezzucci perché di governi tecnici e istituzionali non ne vogliamo». Una presa di posizione per molti aspetti stupefacente per una forza politica che sta (stava?) organizzando una manifestazione di protesta per il 2 giugno. Gli osservatori hanno subito letto le mosse pentastellate come la riapertura della prospettiva di un governo giallo-verde. Esecutivo al quale ieri - è questa è una novità ufficiale di giornata - aderirebbero anche i Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni per la quale si vocifera di un ruolo da ministro. Il nome più gettonato per questo governo a tre sarebbe quello di Giancarlo Giorgetti, leghista di vecchio corso ma non fra i più stretti collaboratori di Salvini che in cambio del premierato per il suo partito rinuncerebbe a Savona all'Economia. E il ministero dell'Economia, dato cruciale per i mercati anche ieri vicini al panico, sarebbe concordata con il Quirinale.

LE CASELLE
Vedremo solo nelle prossime ore se tutte le caselle andranno al loro posto ma il capovolgimento di fronte registrato in serata ha messo in secondo piano l'altra notizia chiave della giornata di ieri: ovvero il rallentamento del lavoro del premier incaricato, l'economista Cottarelli. Che nel corso di un breve colloquio con Mattarella, ha chiesto di prendere tempo. Probabilmente Cottarelli era già informato del tentativo di rinascita del governo giallo-verde e dunque ha concordato con il capo dello Stato l'ennesimo rinvio per dare ulteriore tempo alle forze politiche di trattare anche se l'ipotesi del governo tecnico è tutt'altro che archiviata.

Incredibilmente fra le voci che giravano nella tarda serata di ieri c'era anche quella di Cottarelli ministro del Tesoro nel governo tricolore. A far ripartire la giostra della politica, comunque, ieri pomeriggio era stato il tema della data del voto. In caso di scioglimento anticipato delle urne, infatti, si sarebbe votato il 29 luglio e Cottarelli ha chiesto a tutti i partiti di trovare una soluzione ragionevole con un decreto ad hoc. I sondaggi poco brillanti per i 5Stelle hanno avuto qualche peso. Ma forse almeno il problema di votare sotto gli ombrelloni ce lo siamo lasciato alle spalle.
 

Ultimo aggiornamento: 09:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci