«Elena Ceste, il marito ha depistato le indagini»: la testimonianza choc di un collega di Michele

Venerdì 5 Giugno 2015
«Elena Ceste, il marito ha depistato le indagini»: la testimonianza choc di un collega di Michele
Michele Buoninconti avrebbe cercato di depistare le indagini sulla morte di Elena Ceste. Sono queste le parole di un collega dell'uomo, indagato per l'omicidio della moglie.





Il vigile del fuoco, di cui non si conosce il nome, riferisce che dopo la scomparsa della donna il 24 gennaio 2014 sarebbe andato a cercarla nelle campagne circostanti insieme al figlio e ad altri colleghi.



Michele, ha indirizzato tutti dicendo dove andare a guardare e dove “non” andare. Considerando il buio e le strade di campagna sembrava essere molto sicuro di dove andava. «Diceva di avere già controllato vicino alla ferrovia, proprio dove c’è il rio Mersa e dove poi il cadavere è invece stato ritrovato – ha dichiarato il vigile del fuoco, come riporta La Nuova Provincia – Ripeteva che là era inutile andare in quanto lui c’era già stato a controllare, per questo Michele ci ha fatto concentrare altrove e solo sulle sue esclusive indicazioni».



Poi prosegue: «Abbiamo percorso la strada sterrata che arriva alla ferrovia, a piedi, poi ci siamo separati e lui è andato da solo nel luogo nel quale è stato trovato il corpo. In quello stesso posto che poi ho accertato personalmente essere lo stesso posto del ritrovamento del cadavere è andato solo lui, da solo mentre io e gli altri siamo andati all’opposto della strada su sua indicazione».



Sembra poi, che nei giorni a venire, Michele non avesse permesso a nessuno di avvicinarsi al luogo in cui poi è stata trovata mesi dopo Elena. A creare ulteriori sospetti ci sarebeb anche la decisione di non lasciare libero il cane, un cane addestrato che aveva passato molto tempo con la donna e sarebbe stato in grado di trovarla.

Ultimo aggiornamento: 11:02

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