I pm di Milano Tiziana Siciliano e Sara Arduini hanno inoltrato all'ufficio gip, come ordinato nei giorni scorsi dal giudice Luigi Gargiulo che ha disposto l'imputazione coatta, la richiesta di rinvio a giudizio per aiuto al suicidio per Marco Cappato, l'esponente dei radicali che lo scorso febbraio accompagnò a morire volontariamente in una clinica vicino a Zurigo Fabiano Antoniani, 40 anni, tetraplegico, noto come Dj Fabo.
Dopo la richiesta di processo verrà fissata un'udienza preliminare e il gup dovrà decidere se mandare o meno a processo Cappato. Il gip Gargiulo ha ordinato ai pm, che avevano chiesto l'archiviazione, di formulare il capo di imputazione e chiedere il giudizio. I pm nell'imputazione si sono dovuti attenere alle indicazioni del gip, che ha ritenuto che Cappato sia responsabile del reato per una duplice condotta in quanto, avendo prospettato a Dj Fabo la possibilità di realizzare il suo desiderio di porre fine alla sua vita senza soffrire, non solo lo avrebbe aiutato a morire ma avrebbe rafforzato «l'altrui proposito di suicidio».
Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 09:05
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