Di Maio in fabbrica a Pomigliano: «Restiamo nella Nato e alleati degli Stati Uniti»

Giovedì 7 Giugno 2018
Di Maio in fabbrica a Pomigliano: «Restiamo nella Nato e alleati degli Stati Uniti»
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Accoglienza calorosa per il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, nello stabilimento Leonardo di Pomigliano d'Arco (Napoli), dove i lavoratori hanno voluto stringere le mani al vicepremier, e gli hanno scattato foto mentre saliva su uno dei velivoli Atr in produzione nella fabbrica, accompagnato dall'ad, Alessandro Profumo, e dal presidente Gianni De Gennaro.

Di Maio, dopo un incontro privato con i vertici aziendali, ha visitato un paio di hangar dove i dirigenti gli hanno mostrato la produzione attuale delle fusoliere, che ieri hanno raggiunto quota 1500.

«Restiamo nella Nato e alleati degli Stati Uniti, ma portiamo avanti anche il dialogo con gli altri Paesi, come la Russia, così com'è sempre stato. Non mi preoccupa l'altolà per le sanzioni alla Russia - ha detto Di Maio - il nostro è un governo alleato agli Stati Uniti che vuole lasciare l'Italia negli accordi, nelle alleanze, garantendo continuità a quello che è già stato».

E ancora: «È bastato dare qualche segnale sull'immigrazione per rallentare sul regolamento di Dublino», ha rivendicato con orgoglio il vicepremier. «Quel regolamento così riformato - ha proseguito - scaricava sull'Italia il problema dell'immigrazione. Ma adesso hanno capito che c'è un governo che non dice sì su tutto, che è pronto a collaborare ma nell'interesse degli italiani. Questo non sarà un governo supino alle volontà degli altri governi. L'Italia storicamente ha avuto una funzione nell'ambito dell'alleanza occidentale, nell'ambito della Nato, di essere un Paese che dialogava con i Paesi dell'est. Abbiamo sempre dialogato con Paesi come la Russia, ma anche con Paesi del mediterraneo, come del Nord Africa, che ci permetteranno anche di risolvere il problema dei flussi migratori».

«Ci occuperemo di tutti i dossier delle realtà in crisi e lo faremo con responsabilità e senza annunci. Su queste questioni si agisce, non si annuncia», aggiunge Di Maio al termine della visita. Secondo il ministro del Lavoro nella realtà di Leonardo a Pomigliano «c'è tanto di come può essere un modello di sviluppo delle regioni del Sud e dobbiamo continuare a farle crescere con un Governo che rema nella direzione delle politiche industriali, non contro o in maniera neutrale. Questo è un esempio di modello che funziona, poi ci sono tante realtà in sofferenza a Sud come al Centro e al Nord. Di sofferenze ne vedo tantissime». Di Maio ha ricordato poi l'operaio licenziato da Fca per effetto della sentenza della Corte di Cassazione che ieri si è cosparso di benzina sotto la sua abitazione e che è andato a visitare in ospedale: «Gli ho detto - ha riferito Di Maio - che per ora ha la mia vicinanza umana, ma tra poco avrà la vicinanza del Governo con atti legislativi».

Il codice degli appalti «è un codice complicato, illegibile. Costruito per diminuire la corruzione, paradossalmente oggi sta bloccando il Paese e non sta combattendo i corrotti. Per far sviluppare l'Italia e per migliorare le condizioni soprattutto di regioni in difficoltà come le regioni del Sud - ha aggiunto Di Maio - si devono fare investimenti, Ma per farli dobbiamo semplificare il codice degli appalti. Ormai gli amministratori hanno paura di toccare qualsiasi delibera o atto, anche una votazione in Consiglio comunale sta diventando un problema».

I fondi per la coesione territoriale che riguardano le regioni del Sud Italia «saranno gestiti dal ministro per il Sud. Il Ministero - ha aggiunto Di Maio - è quello con la delega alla coesione territoriale. La ministra Barbara Lezzi si occuperà di affrontare l'annosa questione di come si spendono i soldi europei. Soprattutto perché l'Italia ha sì un problema di investimenti, ma anche lì dove si sono dati fondi per gli investimenti, quei fondi sono bloccati». Secondo Di Maio «molto spesso agli enti territoriali bisogna fornire più competenze, più personalità con specifiche competenze in determinati settori per poter utilizzare quei fondi».

Ultimo aggiornamento: 13:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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