Cyberbullismo, arriva la legge

Giovedì 14 Maggio 2015
Cyberbullismo, arriva la legge
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Combattere il cyberbullismo senza introdurre nuove fattispecie penali. È la scelta che ha guidato il lavoro della commissione Affari Costituzionali nell'elaborare il testo giunto oggi in aula a palazzo Madama.

«Il cyberbullismo si identifica con quelle azioni aggressive e intenzionali eseguite con un uso distorto delle nuove tecnologie o da una persona singola ovvero, come sempre più spesso avviene, da un gruppo e che mirano a colpire e a danneggiare un coetaneo che sia incapace di difendersi», ha spiegato la presidente della Commissione affari costituzionali del Senato, Anna Finocchiaro, che da relatrice illustra i contenuti del ddl contro il cyberbullismo, un fenomeno diffuso nelle scuole che colpisce i minori tra i 10 e i 16 anni.



Minori, precisa Finocchiaro, che «hanno una competenza informatica superiore alla media e che,

soprattutto, mostrano una chiara incapacità di rendersi conto della gravità dei fatti commessi e

specialmente della capacità offensiva del messaggio bullistico». «Secondo una recente inchiesta svolta

da Ipsos per Save the Children il 23 per cento dei minori - riferisce Finocchiaro - passa dalle cinque

alle dieci ore al giorno su Internet, l'8 per cento è addirittura connesso 24 ore su 24, il 44 per cento

non si serve di una postazione fissa ma di strumenti diversi che sono nella disponibilità dell'85 per

cento degli under 18.



Tutto questo avviene normalmente in assenza di una supervisione da parte di un adulto ed anche in assenza della consapevolezza circa lo strumento utilizzato. Il 72 per cento dei ragazzi compresi in questa fascia di età a sua volta avverte la minaccia del cyberbullismo. Pertanto, stando ai dati forniti da Ipsos almeno quattro ragazzi intervistati su dieci sono coinvolti da questo fenomeno e il 5 per cento ne parla come di un'esperienza consueta e regolare».



La relatrice sottolinea come «il cyberbullismo rende innanzitutto reale ciò che appare ed esiste solo

virtualmente. Rende quindi reale, nella percezione delle vittime e dei soggetti passivi, una minaccia incombente e una demolizione della personalità, che molto spesso si appunta su differenze che possono essere etniche, di sesso, di orientamento sessuale, di provenienza geografica, di minorità o disabilità fisiche».



Venendo ai contenuti della nuova legge, l'articolo 1 introduce una definizione ampia e articolata di cyberbullismo, che identifica azioni aggressive e intenzionali, eseguite attraverso un utilizzo distorto delle nuove tecnologie da una persona singola o da un gruppo, miranti a colpire e danneggiare un coetaneo incapace di difendersi.



L'articolo 2 istituisce una procedura semplificata per la tutela rafforzata del Garante per la protezione dei dati personali, che può adottare provvedimenti inibitori e prescrittivi a tutela della dignità del minore.

L'articolo 3 istituisce un tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo e un

comitato di monitoraggio. L'articolo 4 prevede l'adozione di linee di orientamento nelle scuole.

L'articolo 5 reca misure per sostenere l'attività della Polizia postale e delle comunicazioni. L'articolo 6

prevede che il questore, per evitare il processo penale, possa rivolgere un ammonimento verbale al

minorenne ultraquattordicenne, responsabile di atti di cyberbullismo.

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