Donna crocifissa, arrestato il killer,
tradito dal nastro adesivo.
La confessione: «Un uomo finito»

Venerdì 9 Maggio 2014
Donna crocifissa, arrestato il killer, tradito dal nastro adesivo. La confessione: «Un uomo finito»
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Svolta nelle indagini sulla donna uccisa in Toscana. E' finito in manette Riccardo Viti, un idraulico fiorentino di 55 anni, sposato. Viti ha fatto alcune ammissioni, circa la violenza sulla giovane prostituta trovata seviziata ed uccisa vicino Firenze: «Sono finito. Ormai non mi salva

nessuno», avrebbe detto l'idraulico. L'uomo è stato arrestato stamani da polizia e carabinieri nella sua abitazione di Firenze nei pressi dell'ospedale di Careggi.



Si sarebbe giunti all'identificazione dell'uomo arrestato anche attraverso le indagini delle ultime ore, basate sulla sua descrizione da parte delle donne che avrebbe violentato negli scorsi anni.







Gli investigatori sono arrivati anche ricostruendo tutto il percorso della sua auto, da quando ha preso a bordo la ragazza fino all'arrivo in via del cimitero di Ugnano, con le videoregistrazioni delle telecamere di sicurezza disseminate lungo il percorso. Al momento dell'arresto l'uomo aveva con sè anche il giubbotto indossato quella sera.



Nastro adesivo simile a quello usato per «crocifiggere» Andrea Cristina Zamfir, è stato trovato a casa di Riccardo Viti, l'uomo arrestato stamani. Si tratta di nastro adesivo bianco e verde con la sigla dell'Azienda ospedaliero universitaria di Careggi, dove lavora la moglie dell'uomo.



Il precedente con una prostituta. Due anni fa, nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio, durante la Notte Bianca a Firenze, Riccardo Viti fu protagonista di una lite con una prostituta al Parco delle Cascine. In quell'occasione intervenne una volante della polizia dopo aver sentito delle urla. La prostituta riferì che il cliente le aveva chiesto un gioco erotico ma che non avevano trovato un accordo sul prezzo della prestazione sessuale. L'uomo venne identificato come Riccardo Viti, che viaggiava su un furgone Doblò bianco. Lo stesso mezzo che altre prostitute hanno identificato in questi giorni in cui sono state ascoltate dalla polizia e dai carabinieri. È stato fondamentale anche la memoria di un poliziotto che ha ricordato l'episodio avvenuto alle Cascine due anni fa dove era intervenuto lui stesso con un collega.



Il questore. Soddisfazione «perché la squadra mobile ed i carabinieri sono riusciti a catturare la bestia» è stata espressa dal questore di Firenze, Raffaele Micillo, riferendosi all'arresto dell'uomo accusato di aver violentato e ucciso Andreea Cristina Zamfir. Era stato lo stesso questore, ieri, a definire l'autore del gesto «una bestia», pur dispiacendosi, aveva detto, di paragonarlo agli animali. L'uomo arrestato, ha aggiunto Micillo, «è sicuramente responsabile del gesto e, probabilmente, degli altri fatti simili riscontrati precedentemente».



Il ministro elogia la polizia. «Prove inconfutabili a carico dell'uomo che ha confessato il delitto di Firenze». Lo scrive del ministro dell'interno, Angelino Alfano, in un tweet in cui ringrazia le donne e gli uomini della polizia «che proteggono i cittadini».
Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 10:34

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