Corruzione negli appalti Tav: venti rinviati a giudizio

Lunedì 24 Aprile 2017
Corruzione negli appalti Tav: venti rinviati a giudizio
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Il gup di Roma ha rinviato a giudizio una ventina di persone in uno dei filoni dell'inchiesta sulle  Grandi Opere e in particolare quello relativo agli appalti per la realizzazione della tratta Tav «Milano-Genova-Terzo Valico Ferroviario dei Giovi». I reati contestati, a seconda delle posizioni, sono associazione a delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e tentata estorsione.  Il processo è stato fissato al 7 luglio davanti alla seconda sezione penale e tra i rinviati a giudizio figurano anche l'ingegner Giampiero De Michelis e l'imprenditore Domenico Gallo.

I due, secondo l'impianto accusatorio, sono considerati dalla procura di Roma i
«promotori e organizzatori» della banda criminale.
De Michelis, infatti, - si legge nell'ordinanza che lo ha portato in carcere lo scorso ottobre - incaricato della direzione dei lavori dal contraente generale, svolgeva compiacenti controlli di qualità e rilasciava certificati dove si affermava il falso, ottenendo come contropartita
«commesse per beni e servizi» fatturati a ditte riferibili a parenti o amici. Stralciata la posizione di Giandomenico Monorchio (figlio dell'ex ragioniere generale dello Stato Andrea) per un difetto di notifica. Per lui l'udienza davanti al gup è stata fissata per l'8 giugno prossimo.
Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 15:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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